Capolago, parte l’albergo delle polemiche
I Polita hanno pagato gli oneri, da oggi si costruisce e nasce il vero e proprio cantiere dell'hotel
Sono iniziati oggi i lavori di costruzione dell’albergo di Capolago. L’Hotel di 78 camere di proprietà del gruppo Polita ha ottenuto la variazione urbanistica necessaria a costruire, grazie all’inserimento nelle opere dei mondiali di ciclismo, deliberato qualche settimana fa dal commissario straordinario dei mondiali Guido Bertolaso, su parere positivo del comune. E grazie ai pareri ambientali forniti da Regione e Magistrato del Po sulle opere di messa in sicurezza idrogeologica.
L’albergo di Capolago dovrà essere terminato entro la fine di settembre, in tempo per l’inizio della competizione iridata, dato che la ragione della sua autorizzazione così repentina sta proprio nella possibilità di fungere da struttura di accoglienza, per turisti e tifosi, attesi in città per la competizione ciclistica. La destinazione dell’albergo è vincolata per 25 anni, salvo apposita delibera del consiglio comunale. Oggi, i Polita hanno pagato gli oneri di urbanizzazione, stimati in 800mila euro in contanti e 900mila euro in opere di sistemazione e di servizio alla pista ciclopedonale. I varesini avevano già visto nei giorni scorsi muoversi delle ruspe, ma si trattava dei lavori di sistemazione idreogeologica del terreno, mentre da questo pomeriggio sono previste le prime pietre.
E’ il terzo albergo che viene realizzato in città grazie alla procedura semplificata dei mondiali di ciclismo, dopo il megahotel del gruppo Ligresti sulla collina dell’ippodromo e l’ampliamento dell’hotel Mariuccia sul lago alla Schiranna.
La nascita dell’hotel è stata combattuta dalle opposizioni, ma soprattutto dalle associazioni ambientaliste, che parlano senza mezzi termini di "scempio ambientale" che snatura il panorama intorno al lago di Varese. Nei giorni scorsi, è comparso un cartello di protesta davanti ai terreni di capolago con la scritta: "Basta cement". Di certo, in una zona dove prati e canneti facevano da corona alle acque, è un precedente che potrebbe influenzare lo sviluppo futuro di un’area che i varesini amano particolarmente. Dal canto loro, i Polita hanno sempre respinto le critiche, e presentato un progetto che la giunta ha giudicato sostenibile.
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