«Chiediamo un’altra sala dedicata allo studio»

Il Consiglio dell'Asvp, gestore della sala Forzinetti, chide un'ulteriore spazio per gli studenti alla Palazzina della Cultura e servizi per gli studenti

La questione si era già aperta nel maggio 2006, in periodo di elezioni comunali, quando i ragazzi dell’Associazione studenti di Varese e Provincia avevo convocato una conferenza stampa con i candidati sindaci (a cui partecipò anche il primo cittadino Attilio Fontana) per chiedere un ulteriore spazio dedicato allo studio e più servizi per gli studenti.
Oggi, a due anni di distanza, i ragazzi che gestiscono la sala studi Forzinetti di Piazza XX Settembre ci riprovano e con una lettera inviata a alla Direzione dei “Servizi educativi”, all’assessore ai Servizi Educativi la professoressa Patrizia Tommasini, al dirigente dell’Area VI Giuseppe D’Amanzio, all’assessore dell’Università Fabio Carella, all’assessore delle politiche giovanili Gregorio Navarro e alla responsabile di Informagiovani Elena Emilitri, rinnovano le richieste.
La sala Forzinetti, che ad oggi può contenere 99 persone, è un punto focale per gli studenti ma non è in grado di soddisfare le richieste dei tanti studenti che ne usufruiscono.
«La sala è frequentata da studenti iscritti all’Insubria di Varese ma anche da studenti che frequentano università fuori sede. – spiega Sebastiano Fichera, presidente dell’Asvp. -Soprattutto in periodo di esami c’è un’alta affluenza alla sala e mancano i posti per poter studiare.»
I ragazzi chiedono quindi di creare una nuova aula studi da aggiungersi a quella esistente e propongono come possibile sede, gli uffici del secondo piano della palazzina della Cultura che molto probabilmente verranno liberati a fine aprile per trasferirsi all’ex cinema Riboli, Casa del mutilato.
«La palazzina della Cultura sarebbe indicata per la posizione centrale, la vicinanza alla biblioteca. Inoltre al piano terra della Palazzina c’è già una sala dedicata agli incontri, la possibilità di proiettare film e sono già istallate postazioni internet e questo per noi sarebbe ideale. – spiega Sebastiano – Molte iniziative ora non possono essere fatte in sala Fornizetti perché andrebbero a sostituire le ore dedicate allo studio. Noi puntiamo a preservare la possibilità di studiare ma sarebbe utile avere una sala che ci permetta di proporre altre iniziative»
Gli studenti evidenziano inoltre come l’apertura ad orario continuato, attualmente in uso in sala Forzinetti, sia una necessità, soprattutto per gli studenti –lavoratori, e chiedono che anche la biblioteca comunale (altro spazio dedicato allo studio) possa rimanere aperta dalla 9 alle 19 senza interruzioni. «Noi riteniamo che la biblioteca debba avere un orario continuato come avviene già in altri comuni perché oltre alla possibilità di studiare, dà la possibilità di consultare libri e offre altri servizi – spiega Andrea Amedei, consigliere Asvp – Ipotizziamo la possibilità di far colmare gli eventuali orari integrativi dai ragazzi assunti con la formula delle “150 ore“  all’Univerisità dell’Insubria, senza gravare sulle casse comunali.»
Un questionario tra gli studenti, creato e gestito dal consiglio dell’Asvp, ha inoltre evidenziato la necessità di avere parcheggi a tariffa agevolata (più del 50% degli studenti raggiunge la sala in auto) e una mensa convenzionata a prezzi più bassi per i tesserati Asvp. Non meno importante è poi la proposta dei ragazzi di attivare una “Campagna Affitti agevolati”, secondo la legge del 9 dicembre 1998, n. 431 anche in vista della recente apertura del progetto Erasmus dall’ateneo varesino e un servizio “Help”, di ripetizioni gratuite, per gli studenti delle scuole secondare in collaborazione con l’associazione “Porto Franco”.

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Pubblicato il 20 Marzo 2008
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