“Rimosso” il comandante della Polizia locale

Antonio Lotito è stato rimosso oggi, martedì 1° aprile, dalla carica di comandante della Polizia locale di Varese. La decisione è arrivata a pochi giorni dalla “bufera” che ha coinvolto il comando di via Sempione: nell’ufficio di Lotito, durante una perquisizione sono state trovate microspie capaci di intercettare le comunicazioni e registrarle. Per le intercettazioni illegali sono indagati la capo segreteria di Lotito, un ispettore, e un elettricista, che avrebbe materialmente installato la microspia per ascoltare le conversazione del comandante.
Da oggi la reggenza del comando è affidata a Daniele Michieletto, direttore del personale del Comune di Varese, mentre Lotito continuerà a lavorare con la carica di "semplice" dirigente.
La notizia è stata data dallo stesso Lotito che ha convocato i giornalisti per comunicare la sua rimozione.
Il provvedimento deciso dal sindaco Attilio Fontana rientra in una riorganizzazione più generale di alcuni ruoli dirigenziali all’interno dell’Amministrazione: altre le deleghe riassegnate oltre a quella del comandate della polizia locale.
La decisione è stata però “mal digerita” da Antonio Lotito che ha così commentato il provvedimento di Fontana: «Mi sento due volte vittima. La prima perché ho scoperto di essere stato a lungo spiato dai miei dipendenti, la seconda per questa retrocessione. Invece di ricevere solidarietà dal sindaco sono stato rimosso. A questo punto non mi resta che fare ricorso al Tar».

Ma perchè rimuovere la vittima e non quelli che hanno messo le cimici? Il sindaco Attilio Fontana spiega: «Il comando è in una situazione di sofferenza da tempo – dice il primo cittadino –  nella riunione di giunta del 14 marzo, avevamo deciso una serie di cambi di dirigenze tra le varie aree del comune e in quella occasione abbiamo deciso la rimozione del comandante che però rimane dirigente. Lo scandalo delle cimici è emerso qualche giorno dopo e non ha relazione con la nostra decisione, che è antecedente». Resta il fatto che rimuovere Lotito adesso può essere sembrato inopportuno, dopo la vicenda cimici; inoltre il comandante viene sostituito con un dirigente stimato ma che finora si è occupato di servizi educativi e personale, non di sicurezza.

Ma il sindaco non molla il colpo: «E’ da un anno che rivolgo diverse contestazioni all’operato del comandante – rivala Fontana – sono venute nel mio ufficio due delegazioni di agenti a contestare il suo operato, che viene ritenuto non adatto al ruolo da più parti». Parole molto dure, nei confronti di un servitore delle istituzioni, assunto peraltro a concorso come dirigente di polizia locale. In che cosa ha sbagliato? «Resterà dirigente, ma comandante no – spiega Fontana – io più volte ho chiesto a Lotito di intervenire su temi quali i venditori abusivi ai semafori, le bancarelle abusive al mercatino bosino, la situazione in via Dandolo e Biumo, e una sera ho dovuto fare io il vigile perchè c’era una processione ma non c’erano i vigili». E il ricorso al tar? «Lo faccia, è suo diritto, il sindaco però ha il dovere di scegliere i suoi dirigenti, soprattutto se i cittadini si lamentano della mancanza di vigili sul territorio».  

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