Discarica di Stabio, ora anche gli svizzeri non la vogliono più

Nascerà a giorni un comitato ticinese contro l'eco-mostro che sovrasta la frazione del Gaggiolo. Lo annuncia l'Aidaa che ribadisce anche la petizione e la class action

Anche i ticinesi si uniscono nella battaglia contro la discarica di Stabio. Oltre confine si stà organizzando un comitato di cittadini elvetici che appoggerà le battaglie del comitato di Gaggiolo e dell’Aidaa (Associazione difesa animali e ambiente) contro la discarica di Stabio. Il comitato verrà presentato ufficialmente dopo l’incontro in regione previsto per la fine del mese.I prossimi dieci giorni appaiono come i più importanti per il futuro della battaglia contro la discarica di inerti di Stabio (Gaggiolo), infatti nei prossimi giorni si svolgerà il tanto atteso incontro tra Aidaa, il comitato dei cittadini di Cantello-Gaggiolo contro la discarica e la Regione Lombardia alla quale verrà chiesto di riaprire il tavolo di confronto con il canton Ticino per ottenere l’abbassamento della discarica.

Sempre nei prossimi giorni si avvierà la prima fase della class-action con la raccolta delle adesioni su tutto il territorio nazionale per chiedere i risarcimenti a favore delle famiglie del Gaggiolo che da otto anni stanno subendo davanti ai loro occhi questo scempio, mentre continua seppur lentamente ma in maniera costante la raccolta di firme online alla petizione “diritto al sole” che potrà essere firmata da chiunque collegandosi al sito www.firmiamo.it/dirittoalsole con la quale si chiede l‘immediata chiusura della discarica elvetica, il suo abbassamento di almeno venti metri e la messa in sicurezza con la trasformazione in parco fruibile ai cittadini del Gaggiolo e di Stabio.

«Si tratta di un passo grandioso- dichiara Lorenzo Croce (secondo da sin. nella foto presidente nazionale Aidaa- per la prima volta infatti anche cittadini elvetici sposano la nostra battaglia ambientalista al di la del confine per la immediata chiusura della discarica di inerti di Stabio, la cosa ci riempie di orgoglio- ci dice Lorenzo Croce- e ci conferma che nonostante gli insulti di uno pseudo giornalaccio domenicale ticinese la nostra è una battaglia giusta, per questo invitiamo tutti i cittadini elvetici che vogliono far parte di questo comitato a prendere contatto con noi sia firmando la petizione online, ma soprattutto dando la propria adesione al comitato scrivendoci una mail o telefonandoci, resta inteso che tutte le altre azioni previste compresa la disobbedienza civile saranno attuate un minuto dopo in cui non avremo le garanzie sulla chiusura immediata della discarica».

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Pubblicato il 22 Aprile 2008
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