Moto fatale. Tre morti in due giorni

Tre morti in meno di 48 ore. In tre raggiungevano a malapena l’età della pensione. Fatali le loro moto e, in qualche caso, la velocità. E comunque, per tutti un destino che non rinuncia mai al suo appuntamento più importante.
Simone Alcamo, varesino di 26 anni, è morto sabato sera, dopo un disperato tentativo dei medici di salvarlo in sala operatoria. L’incidente, uno scontro con un’automobile che faceva manovra, era avvenuto nel pomeriggio di sabato, a due passi dal pronto soccorso.

Anche Antonio Manzolini aveva 26 anni.  In sella alla sua «Kavasaki Ninja ZX6R» era arrivato da Pregnana Milanese  per fare una gita, nella terra dei laghi, con alcuni amici. Una di quelle comitive motorizzate che si vedono spesso sulle nostre strade la domenica pomeriggio, nella bella stagione. Nessuna macchina coinvolta. La moto, accartocciata sulla riva scoscesa che costeggia la strada, dà l’idea dell’impatto tremendo con il guard rail della sp 41 della Valganna, all’altezza del laghetto Fonteviva. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri di Arcisate e i sanitari del 118.
(foto: i carabinieri sul luogo dell’incidente, la moto della vittima di domenica pomeriggio)

È stata una maledetta domenica per Andrea Toffanello (foto a lato), il più giovane dei tre. Abitava a Carnago, in via Petrarca,  e il 13 marzo scorso aveva compiuto 24 anni. Il suo orologio, ancora sull’asfalto e senza cinturino, è fermo sulle 19 e 40. 
Il giovane proveniva da Casbeno e stava percorrendo viale Piero Chiara (quello che, dopo il cavalcavia, è più conosciuto come viale Europa). Alla prima curva, la sua «Suzuki Sw 650», forse complice la velocità, anziché sterzare e seguire la traiettoria, è andata dritta, centrando in pieno una «Alfa Romeo Gti» che viaggiava nella direzione opposta. Lo scontro è stato di quelli che non lasciano scampo. La moto e il centauro sono stati letteralmente rimbalzati di almeno 15 metri.
Sul posto uomini e mezzi del 118 e la polizia locale di Varese.