I ciechi schiavi della “non lettura” liberati dalla tecnologia

Una postazione pc per non-ipo vedenti e dislessici verrà inugurata domenica 18 maggio alla struttura di via Sacco

Un atto di libertà. Così Angela Mazzetti (nella foto, seconda da sinsitra), presidente della sezione varesina dell’Associazione nazionale dei ciechi e ipovedenti, definisce la decisione di fornire la biblioteca varesina di una postazione accessibile a ciechi, ipovedenti e dislessici.  L’area loro dedicata nella struttura di via Sacco sarà composta da un pc con istallati vari programmi e dispositivi:

– uno screen reader per gestire il pc tramite sintesi vocale che riproduce in audio tutto ciò che appare sullo schermo
– un programma di riconoscimento testi, acquisiti anche con l’uso di uno scanner  e uno di sostegno per lettura, scrittura e apprendimento dedicato a ipovedenti e dislessici
– uno scanner A4 angolare che consente l’acquisizione di una pagina intera di un volume con molte pagine
– cuffie stereofoniche che permettono il rispetto della quiete


«La tecnologia in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante – charisce Daniele Violini (nella foto, secondo da destra), consulente tecnico dell’associazione -. Ci sono ad esempio gli audiolibri, ma molti testi non sono mai stati riversati in audio. Questa nuova iniziativa permetterà di usufruire di tutti e 400mila i testi della biblioteca».
Questo quindi è solo un ulteriore passo nell’abbattimento della “barriere” a Varese. «L’amministrazione comunale lavora da anni per eliminare le barriere architettoniche in città – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Gregorio Navarro -, era arrivato il momento di pensare anche a quelle culturali».


Il progetto diventerà quindi realtà domenica 18 maggio alle 15 quando la postazione verrà ufficialmente inaugurata. «Era da tempo volevamo realizzare iniziative di questo tipo – racconta  Chiara Violini, direttrice della biblioteca -. Inizialmente avevamo pensato solo a non e ipovedenti, ma quando l’associazione dei dislessici ha saputo di questo progetto, ha chiesto di poterne far parte. Ma gli utenti potrebbero essere anche gli anziani. Naturalmente non vogliamo sovrapporci alla scuola e agli insegnanti, ma solo offrire un servizio parallelo».
Per Mazzetti quindi domenica sarà una tappa fondamentale di una evoluzione che è iniziata molto tempo fa e che «libererà i ciechi da una schiavitù. Molte persone che si avvicinano a noi perché hanno perso la vista rimpiangono il fatto di non poter più leggere. Prima la libreria era off limits per noi, ora sarà fruibile da tutti. Devo dire grazie per questo dono: questo significa vivere davvero insieme e condividere gli stessi spazi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Maggio 2008
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