Aiuto, mi hanno clonato la targa!

Un giovane ingegnere informatico racconta la vicenda che lo sta tormentando da tempo. Senza via di scampo...

Matteo Pelucco è un giovane ingegnere informatico di Grantola, Viso sorridente, come dimostra la foto pescata dal suo blog, e "umore nero". Perché? Ce lo ha spiegato in una lettera inviata alla redazione in cui racconta che gli hanno clonato la targa della moto. Lo "scherzetto" gli è costato già sei multe. Una storia curiosa e, in effetti, piuttosto inquietante…

Si sa, gli italiani sono dei veri artisti: se poi si tratta di evitare di sborsare quattrini, l’arte raggiunge la perfezione.
Questa è una storia vera, attualmente in corso d’opera, e parla di targhe. Di targhe clonate.
E’ il settembre 2006 quando ricevo la prima contravvenzione per mancato pedaggio da parte di Società Autostrade. I miei interrogativi diventano preoccupazione quando gli operatori del call center mi inviano il materiale fotografico: con incredulità guardo con attenzione la targa del veicolo che oltrepassa senza pagare un telepass in Campania. No! Non può essere vero. Quella targa è la mia. CV 27311. Sono persino sceso in garage a controllare di persona il mio scooter di media cilindrata, uno “scooterone”, insomma…
Realizzo immediatamente che qualcuno gira a cuor leggero prendendo multe a mio nome (nella foto qui a fianco la targa clonata immortalata mentre "brucia" un casello autostradale)
Subito mi rivolgo ai Carabinieri e alla Polizia, dalla quale sporgo denuncia. Sconsolato, il commissario della Polizia Stradale mi dice che sarà molto difficile riuscire a prendere il delinquente, in quanto circola su una moto di grossa cilindrata (poi ho scoperto, grazie ad alcuni amici esperti, essere una Kawasaki Ninja Ninja ZX-10R, seconda revisione, molto probabilmente rubata): ad un eventuale posto di blocco, l’unico esito possibile sarebbe stata una fuga da parte del motociclista (qui sotto lo scooter di Matteo Pelucco)
L’unica mia speranza è che il centauro commetta un errore e finisca per qualche motivo coinvolto in un incidente oppure in un sinistro, anche di poco conto: solo in quel caso gli accertamenti delle forze dell’ordine rivelerebbero che la targa in questione è intestata ad una persona residente a 1000 Km di distanza.
Le multe si susseguono: siamo ormai giunti a quota 6, per un totale di circa un migliaio di euro. Fortunatamente sono riuscito a far valere le mie ragioni, documentazioni alla mano.
Tuttavia sono intenzionato a far cessare questa pioggia di contravvenzioni: è giusto che i delinquenti paghino. E’ giusto che le truffe siano scoperte e smascherate. E’ giusto che i cittadini possano far valere i propri diritti.

Ho deciso di non stare fermo ad aspettare che la cosa si risolva da sola. Sul mio blog una pagina racconta questa storia, nella speranza che diffondendo la voce si possa “muovere qualcosa”, sia per risolvere il mio caso sia per magari risolvere casi analoghi; mi basterebbe anche solo che chiunque si trovi in grado di fare qualcosa per migliorare questa Italia, leggendo un trafiletto della mia storia, abbia coraggio per fare un po’ di pulizia.

Ogni giorno è possibile visualizzare l’evolversi della vicenda a questo indirizzo: http://maips21.altervista.org/wordpress/targa-clonata.
Ne resterà uno solo. Di motoveicolo targato CV 27311.

Matteo Pelucco

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Maggio 2008
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