“La signora della musica” è la Maionchi. La sua ironia conquista Varese

«Lavoravo in una ditta di impianti antincendio, finchè un giorno ho risposto ad un annuncio del "Corriere della sera". Cercavano una segretaria nell’ufficio stampa della Ariston, la casa discografica. Ho fatto domanda, mi hanno preso e da lì è iniziata la mia carriera.» Potrebbe sembrare la trama di una favola di chi sogna "ad occhi aperti" invece è così, con il racconto della sua vita, che Mara Maionchi apre la serata del salotto di Mauro della Porta Raffo che la vedeva ospite questa sera, 22 maggio, al Caffè Zamberletti di Corso Matteotti.

Discografica di successo, Mara Maionchi, lavora nel mondo della musica da oltre trent’anni ma il pubblico l’ha conosciuto grazie alla trasmissione televisiva "X Factor", un programma nato per cercare una nuova "stella" del pop che ha visto in lei una vera rivelazione. Gli spettatori televisivi infatti, fin dalle prime puntante, hanno amato quella donna all’apparenza dura ma dagli occhi dolci. 

Giudice e madrina della categoria cantanti dai 16 ai 25 anni, Mara Maionchi, è una vera scopritrice di talenti. Ha lavorato con artisti come Tiziano Ferro, Mango, Gianna Nannini e altri ma il vero segreto del fenomeno "Mara – mania" sembra semplicemente essere  la sua spontaneità e sincerità. Come racconta scherzosamente la sua migliore amica, Lucia Russo che, insieme al marito Memo Remigi, ha accompagnato Mara alla serata "Mara ha un difetto di fabbrica: dice sempre quello che pensa".

All’ incontro ha partecipato anche Silvia Aprile, ex concorrente di "X – factor" nella squadra di Mara Maiochi, promettente artista nel mondo della pop-jazz, che uscita dal palinsesto televisivo ha iniziato a lavorare all’allestimento di un disco con Giuliano Bousier. Non è ancora certo che nel progetto discografico parteciperà anche Mara ma il legame di affetto e stima tra le due donne è forte ed è Silvia a definirla come «La signora della musica». Affermazione sicuramente azzeccata anche perchè, quando si parla di discografia Mara non la batte nessuno e, raccontando di sè e della sua professione spiega il panorama musicale di oggi:«Gli autori sono in decadenza, c’è una grande crisi. Oggi la musica è delle multinazionali straniere e le radio non aiutano a far emergere i nuovi talenti. Bisogna invece fare in modo che i giovani artisti italiani crescano e che si creino dei buoni prodotti e mirati.  Continua poi: «Non è facile. Io, nella mia professione, mi sono sempre messa in gioco. Ricordo che molti artisi, oggi di fama nazionale, all’inizio non piacevano. Il primo disco di Tiziano Ferro non lo voleva ascoltare nessuno. Nel ’65/’66, si discuteva se far cantare Battisti, molti non lo apprezzavano perchè era un artista nuovo nel suo genere e solo dopo è stato capito».

Si torna poi a parlare di "X-factor" e, ad una sola puntata dalla finale (il 27 maggio, in onda su Rai due) si fanno previsioni su chi tra i concorrenti sarà il vincitore del contratto discografico da 300mila euro. "Secondo me – risponde Mara- potrebbero vincere gli "Aram Quartet", sono pop, hanno una grande forza e sono belli..due più degli altri", ride scherzosamente. L’ultima puntata del programma vede in gara oltre al quartetto pugliese, Tony, Giusy e Emanuele. Sono tutti cantanti emergenti e sono guidati in questa esperienza artistica e televisiva da noti personaggi: Mara Maionchi appunto, Morgan e Simona Ventura. Tra i tre giudici, in trasmissioni volano parole “grosse” ma è la stessa Mara a togliere ogni dubbio sulla loro amicizia. All’appuntamento si è infatti presentata con indosso due orecchini che per pendenti avevano piccole fotografie, una di Morgan e una della Ventura.

E a chi le chiede "come si fa a diventare una Mara Maionchi?" lei risponde: "Ho una linguaccia feroce che mi aiuta, una grande lucidità e tanta fortuna". Poi, scusandosi con la capiente sala, annuncia di dover andare via. E’ attesa da Chiambretti. Firma gli autografi a donne e uomini di tutte le età e alle piccole fans, raccoglie la rosa regalatale da un’ammiratrice, poi prende la sua migliore amica Lucia sotto braccio e insieme si avviano verso il corso Matteotti.