La Madonna di Fatima “appare” sul sagrato

È arrivata in piazza san Vittore alle 17.10, attesa da fedeli e autorità

Erano pronti con l’ambulanza, le bottigliette d’acqua e le transenne: ma la folla oceanica che si è vista l’anno scorso a Morazzone, per l’arrivo della madonna pellegrina di Fatima, a Varese non c’era. Non che ci fosse il vuoto, in piazza san Vittore, alle 17.10 di martedì 27 maggio, anzi: la piazza era piena per accogliere l’arrivo della statua della Madonna, che nella versione giunta a varese nel pomeriggio proviene da un tour nei paesi dell’est.

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Non è stata però una entrata simile alla discesa holliwoodiana in elicottero del suo arrivo a Morazzone dell’anno scorso, in un campo di calcio strapieno. “Cosa vuole, Morazzone era un paese, per loro è stato l’evento dell’anno e si sono premurati di renderlo più visibile possibile” Ha commentato uno dei trenta volontari della protezione civile allertati a Varese per l’occasione,  e che aveva assistito anche all’evento del 2007.

L’arrivo della piccola processione è stato molto più all’insegna dell’understatement: nessuna indicazione nel centro città e arrivo a piedi della statua partendo da piazza del Battistero, accolta da calorosi ma semplici applausi. La folla di devoti, malgrado tutto, non è però mancata: come non sono mancate le autorità in attesa della Madonna. C’era il Sindaco di Varese Attilio Fontana, il Prefetto Roberto Aragno, l’assessore Carlo Baroni in Rappresentanza della Provincia, il vicequestore Giovanni Scifo, il comandante della Compagnia di Varese dei carabinieri Bartolomeo Catalano, il comandante della Guardia di Finanza Marcello Ravaioli, il comandante dei Vigili del Fuoco Giulio di Palma, persino il presidente della Confesercenti varesina Cesare Lorenzini.

Ma sopratutto c’erano i fedeli: mamme con i bimbi in braccio, anziani portati in carrozzina dai figli, malati gravi si che mescolavano a ragazzine anoressiche dall’aria freak e signore chic, con una mescolanza possibile solo a Varese. Nessuno di loro, però, era lì per curiosità o passerella: non c’erano in san Vittore pose affettate ma occhi lucidi, non prevalevano i passi sicuri ma quelli malfermi.

“Di cosa rappresenti l’arrivo della Madonna di Fatima per Varese lo testimoniano già le persone che alle 17 di un giorno feriale, senza una particolare propaganda della notizia, hanno riempito il sagrato – ha sottolineato il prevosto, Don Gilberto Donnini – Questo dà l’idea di quanto Maria sia nel cuore della gente. Ed è bello che in un mondo dove tutti sono affannati da tante cose da fare ci sia un momento per non dimenticare che la preghiera non è tempo perso”.

E per ricordarlo, in uno di quelli che si definiscono “momenti forti” e che nel mondo laico vengono chiamati “eventi”, c’è tempo tutta la settimana: san Vittore sarà aperto alla preghiera dalle 7.30 di ogni mattino finchè sarà lì ospitata la Madonna di Fatima, ed è previsto un intenso programma di preghiere collettive e messe, oltre ad una mostra che racconta la storia della Madonna apparsa ai tre pastorelli portoghesi, e la possibilità di accendere il proprio cero, con le intenzioni da affidare alla Madonna, in piazza del Battistero.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Maggio 2008
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