Carrozzeria fantasma: “Aspettavo i permessi”

Parla Francesco Mauro, il meccanico di via Tonale a cui sono stati sequestrati i mezzi perchè aggiustava auto senza autorizzazioni e senza smaltimento rifiuti a norme di legge


E’ curioso apprendere che a Varese, in una zona artigianale abbastanza nota, c’è un carrozziere che non avrebbe le autorizzazioni per aggiustare le automobili. Un carrozziere fantasma, diciamo così, anche se a ben guardare, nel capannone, che abbiamo raggiunto oggi, il movimento non manca. La polizia locale ha sequestrato 40 veicoli del deposito, e li ha affidati allo stesso imprenditore in custodia (una misura pragmatica, perchè spostare 40 auto sarebbe inutile).
Ma Francesco Mauro, 53 anni, (NELLA FOTO, ALL’INTERNO DEL DEPOSITO) già noto per aver condotto in passato un’attività in viale Valganna, si difende: "Sì, certo, ho subìto il sequestro delle macchine – afferma – ma io non avevo ancora iniziato l’attività vera e propria, aspettavo i permessi. Sono qui da aprile – continua – e ho raccolto delle automobili in previsione di una futura apertura, per attività di riparazioni ma anche di noleggio auto.  Mi hanno contestato, tra l’altro, l’aver smontato dei motori, la presenza di una cisterna con del liquido e altro. L’olio esausto però non è indice di una attività fatta in loco, l’ho trasportato qui da un’altra carrozzeria".

Francesco Mauro ha ottenuto il capannone, in affitto da una immobiliare. Si tratta di caseggiato a tre piani, posizionato sotto il ponte del Lazzaretto, a Belforte, di fronte alla chiesa dove nel 1859 vennero deposte le salme della battaglia tra Giuseppe Garibaldi e il generale austriaco Urban, e accanto al torrente Vellone. Ma la presenza di una serie di rifiuti industriali dentro il deposito e vicino al fiume, potrebbe costituire un reato penale. Le prime accuse sono amministrative: avere avviato una carrozzeria abusiva (a cui Mauro rispende dicendo che aveva solo aperto un deposito temporaneo, e che la carrozzeria vera e propria non era partita, poichè starebbe aspettando ancora delle autorizzazioni). Se però l’indagine andrà avanti, nelle prossime ore gli si contesterà anche altro: aver violato le leggi sulla tutela dell’ambiente (il mancato smaltimento di motori lasciati a terra con oli esausti, ad esempio) e anche sulla sicurezza dei lavoratori. La polizia locale, inoltre, ha scoperto che due operai erano in nero. C’è poi un particolare che stupisce, la presenza di due auto con targa consolare tunisina. 

Come si difende il carrozziere accusato di essere il "carrozziere fantasma"? "Qualche vicino si è lamentato – osserva Francesco Mauro – nelle scorse settimane abbiamo fatto delle lavorazioni e ci hanno detto che sentivano puzza di bruciato. Si vede che questo ha disturbato qualcuno. Forse diamo fastidio a qualche persona. Ma la cisterna con l’olio sequestrata era già lì prima del nostro arrivo. Questo capannone aveva già rifiuti e inoltre le lamiere di eternit lasciate vicino al fiume non sono mie, secondo me, le ha lasciate il comune". 

Il comunicato della Polizia Locale

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Novembre 2014
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