Castello di Belforte, ma chi lo ha “salvato”?

Varese – Il denaro di Iper servirà a mettere in sicurezza l'antico maniero e a conservarlo. Ma sono riuscirà a riportarlo agli antichi splendori

Poco meno di un miliardo per “salvare” il Castello di Belforte. Li sborserà Iper (484 mila euro per l’esattezza) tenendo fede agli impegni presi in passato. Toccherà ora all’impresa Caravati fare il possibile per tenere in piedi quello che ormai, inutile negarlo, è il “fantasma” del vecchio maniero.
Il denaro dell’Ipermercato rappresenta soltanto l’80 per cento dei fondi necessari per garantire la messa in sicurezza del castello. I lavori dovrebbero cominciare quest’estate ma si limiteranno a cercare di conservare quello che il tempo non ha ancora raso al suolo.
Ed ora, che i soldi da qualche parte sono arrivati, è tiro alla fune sui meriti. La Lega, nella veste di Marco Cerini, ha dichiarato che il “successo” è tutto del Carroccio e del sindaco. Questo è bastato per scatenare l’ira di An e dall’opposizione. Luigi Federiconi è infatti presidente della Commissione Tutela Ambientale oltre che essere il rappresentante di An e ha fatto, occorre riconoscerlo, del “caso Belforte” un suo cavallo di battaglia. Quanto alla sinistra l’accusa lanciata alla Lega è di altra natura: in dodici anni poco o niente si è fatto per salvare il salvabile e se non fosse stato per i 200 milioni che Iper ha “anticipato” in passato, le condizioni oggi sarebbero anche peggiori.
Il caso, comunque, almeno per ora è chiuso. Il denaro arriverà dalla convenzione con l’Ipermercato e forse servirà a mettere una toppa.
Riportare agli antichi fasti uno dei monumenti più antichi della collettività varesina, quella è tutta un’altra storia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Febbraio 2004
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