Cava Nidoli, il Consiglio di Stato “congela” tutto per cinque mesi
Il Tar Lombardia aveva accolto le ragioni dei proprietari, il Consiglio invece ha sospeso la sentenza in via cautelativa, per esaminare a fondo i diversi aspetti, anche ambientali
Il Consiglio di Stato sospende la sentenza sulla Cava Italinerti ex Coppa, dopo che il Tar della Lombardia aveva dato ragione alla Italinerti della famiglia Nidoli. La vicenda della cava, sfruttata anche abusivamente fino agli anni Ottanta, è aperta da oltre tre anni: il proprietario ha presentato un progetto che prevede di riaprire le escavazioni (come "cava di recupero"), comitati locali, Comune di Cantello e Provincia di Varese sono invece contrari alla ripresa degli scavi. Il Tar in primo grado ha accolto il ricorso proposto dalla Italinerti contro il blocco delle escavazioni. Provincia e Comune di Cantello (avvocati Leonardo Salvemini ed Emanuele Boscolo) hanno impugnato la sentenza del Tar: il giudice amministrativo di secondo grado ha sospeso la sentenza del TAR di Milano rinviando ad aprile la decisione. Un rinvio che accoglie la richiesta cautelativa di Provincia e Comune, che chiedono di approfondire gli aspetti amministrativi e quelli ambientali della questione.
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