Cinquanta candeline per la Scuola europea

Sono iniziati ufficialmente i festeggiamenti per l'importante traguardo dell'istituto al Montello. Presenti anche il Sindaco Fontana e Monsignor Stucchi

Un momento della cerimonia di apertura dei festeggiamentiDaniela Vergara e i figli di Zamberletti, Margherita Missoni e Naike, la figlia di Ornella Muti.
Sono alcuni degli studenti illustri della Scuola europea varesina, che oggi ha aperto uffialmente il cinquantesimo anno di attività. Un anno di festeggiamenti che culmineranno nella cerimonia ufficiale del maggio prossimo. Per quella data, arriveranno a Varese autorità europee ma anche decine di ex studenti che hanno già annunciato l’arrivo alla segreteria della scuola. Dall’Australia all’America, sono oltre 200 gli ex che hanno inviato oggi il proprio saluto.

Alla cerimonia erano presenti gli studenti, alcuni rappresentanti del CCR di Ispra ( a cui l’istituto è legato), il Sindaco di Varese Attilio Fontana e Monsignor Stucchi. Una cerimonia sobria, allietata dall’orchestra interna e culminata nel lancio di decine di palloncini gialli.

Brigitte, ex studentessa, ex preside del Comitato genitori e ora responsabile del nido europeoTra i presenti, però, anche qualche "vecchio" studente, ancora molto affezionato alle aule multilingue del Montello: « Arrivai a Varese che avevo cinque anni – ricorda Birgit, ex studentessa, ex presidente del Comitato genitori interno e ora responsabile del nido e del doposcuola dell’infanzia al CCR – frequentai tutto il ciclo scolastico sino alla maturità che sostenni nel 1978. Ho ricordi molto belli di quell’esperienza. Ma il dono più prezioso sono state le amicizie che ho stretto, amicizie che ho ancora oggi».
Birgit, arrivata con la famiglia a Ispra,  iniziò in una classe multilingue: « Ai miei tempi, l’Inghilterra non era ancora entrata nell’Unione per cui la seconda lingua era solo il francese – ricorda Birgit – Per comprenderci sul pullman che ci portava a lezione, si parlava solo italiano. Era la lingua che ci univa tutti. Ricordo, poi, che eravamo spesso sotto i riflettori per la qualità e l’innovazione dell’educazione impartita. Arrivò anche la RAI che ci fece un video mentre ballavamo la tarantella. Indimenticabile». Birgit dopo la scuola ha trovato un’occupazione al centro di ricerche e non si è più mossa da Varese: « Anche i miei figli hanno frequentato questa scuola. Io non mi sento più tedesca. Non mi sento italiana. Mi sento europea».

Ma non sono solo le lingue e l’integrazione i valori di questo tipo di formazione : « Qui, veramente, i ragazzi crescono insieme superando le barriere linguistiche e culturali – spiega la signora Pedroni, segretaria e memoria storica dell’istituto – ebrei e musulmani, figli di operai e di industriali: siedono sempre uno vicino all’altro perchè non facciamo distinzioni quando prendiamo gli alunni».

Il lancio dei palloncini alla Scuola europeaFelice di Varese e delle opportunità che questo territorio offre è anche Dalida, uno dei dirigenti del CCR: « Io sono arrivata dall’Inghilterra vent’anni fa. Ho cresciuto i miei bambini che sono stati preparati in  questo centro. Oggi, mio figlio, che conosce 5 lingue, lavora a Londra ma non vede l’ora di tornare a casa, qui a Varese, per rivedere i soui amici. Questa provincia, piccola e a dimensione di famiglia, offre opportunità incredibili».

Qualità poco apprezzate dal territorio locale ma sempre più un richiamo per gli stranieri: « Noi assistiamo a un aumento di richieste da parte di russi e cinesi – spiega la segretaria – pare che la zona del Maggiore costituisca un forte richiamo per imprenditori asiatici che impiantano attività soprattutto nel settore della moda».

Stranieri d’Europa e stranieri del mondo: tanti arrivano in provincia attratti da questa realtà che anche il sindaco Attilio Fontana ha lodato: « È una delle poche attività veramente riuscite dell’Europa».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 13 Ottobre 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.