Cinque giorni di eventi per ricordare l’elevazione a Patrimonio dell’Umanità

Il 3 luglio del 2003 un importante riconoscimento eleva il Sacro Monte di Varese a Patrimonio dell’Umanità .Insieme a Ossuccio, Belmonte, Varallo, Crea, Orta San Giulio, Oropa, Ghiffa, Domodossola la Montagna Sacra di Varese è ritenuta unica per «l’eccezionalità  delle installazioni di architettura e di arte sacra in un paesaggio naturale ai fini didattici e spirituali e il significato storico di tale perfetta integrazione in un’epoca decisiva della storia della Chiesa cattolica romana».

A dieci anni da quel prestigioso riconoscimento dal 3 al 7 luglio si terranno una serie di iniziative patrocinate dal Comune di Varese e promosse dalle diverse associazioni ed enti, che quotidianamente lavorano alla valorizzazione e conservazione del Sacro Monte di Varese.
La prima iniziativa del 3 luglio è un evento simbolico organizzato in contemporanea in tutti i Sacri Monti del sito Unesco: una salita alle cappelle accompagnata da una visita guidata alle ore 17.30. A seguire, nelle giornate successive, incontri, teatro ed eventi per grandi e piccoli.

Tutto il programma.

Per agevolare la salita al Monte in Comune di Varese ha prolungato il servizio Autobus nella giornata del 6 luglio fino alle 00.30 e il 7 luglio fino alle 22.30, con partenza e ritorno alla Stazione.

Il concetto di Sacro Monte, ovvero di un complesso devozionale posto sul versante di una montagna con una serie di cappelle o edicole in cui vi sono rappresentate, con dipinti e sculture, scene della Vita di Cristo sorge tra il 1500 e il 1600 lungo una linea immaginaria parallela al confine tra Italia e Svizzera, per offrire ai pellegrini un’alternativa più sicura rispetto ai viaggi in Terra Santa. Nel tempo divenneno per i fedeli un percorso di meditazione e di preghiera che si snodasse attraverso la rappresentazione per immagini.

I lavori del Sacro monte di Varese iniziarono nel 1604, lungo i due chilometri di un ampio percorso acciottolato. Rispetto agli altri la costruzione fu assai rapida grazie a generose donazioni e tredici appelle furono terminate entro il 1623. Nel 1698 i lavori risultavano completati nella loro forma attuale. Come avviene nel Rosario, le cappelle sono divise a gruppi di cinque. Lo stile architettonico delle cappelle, degli archi trionfali e delle fontane è variegato, ispirato ai modi stilistici del manierismo. Le statue e gli affreschi che ornano le cappelle costituiscono nel loro complesso un’elevata testimonianza dell’arte sacra seicentesca in area milanese.Il borgo di Santa Maria del Monte, dove si trova il Santuario, è collegato al resto della città, oltre che attraverso una linea automobilistica urbana, anche attraverso una storica funicolare recentemente rimessa in funzione.

Il programma delle manifestazione è stato realizzato grazie all’impegno di Artisti in Movimento, Associazione Amici del Sacro Monte, Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte Sopra Varese, Osservatorio Astronomico G.V. Schiaparelli, Parco Regionale Campo dei Fiori e le sue GEV , Ristorante Albergo Sacro Monte “Arte e Cibo” ed Albertina Galli.

In collaborazione con CRI Comitato Locale di Varese, Comune di Ossuccio,  Ente di Gestione dei Sacri Monti piemontesi, Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese per la rassegna Tra Sacro e Sacromonte, Gruppo di Lavoro Operativo Permanente del Sito UNESCO Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia,  Parrocchia di Santa Maria del Monte di Varese, tutti gli altri Sacri Monti della Rete ed il Santuario della Beata Vergine del Soccorso .