Coniugi uccisi, confessa l’assassino

Alessandro Lorena, 28 anni, figlio di una coppia di vicini di casa dei due anziani, è stato interrogato a lungo. Il movente sarebbe il bisogno di soldi

Si chiama Alessandro Lorena l’assassino dei due anziani coniugi uccisi ieri notte nella loro casa di Venegono. L’uomo di 28 anni, disoccupato e residente a Castiglione Olona, avrebbe agito spinto dalla disperazione. Lorena era senza soldi e avrebbe pensato di andarli a cercare nella casa di Martino Ferro Graziella Campello, due anziani di 80 e 74 anni, che conosceva bene e che probabilmente gli hanno aperto la porta fidandosi di lui. Il duplice omicidio dunque sarebbe stato compiuto per una rapina. La svolta nelle indagini è arrivata nella serata di mercoledì 28 gennaio, dopo un giro di interrogatori tra amici di famiglie, parenti e vicini di casa.

Una residente ha raccontato agli inquirenti di aver visto quel ragazzo nei pressi della villetta martedì pomeriggio, in un orario compatibile con quello del delitto. Il giovane è stato portato in caserma a Tradate e interrogato. Prima ha cercato di negare, poi dopo aver fornito un alibi che non ha trovato riscontri ha ceduto. In particolare, gli orari non coincidevano con la testimonianza del vicino che lo ha notato nella stradina. Lorena ha infine ammesso il delitto, ed è stato accompagnato dai carabinieri nella sua abitazione e in un parcheggio di una zona industriale, dove ha raccontato di aver gettato l’arma con cui ha ucciso Martino Ferro: una mazzetta da cantiere. La dinamica della rapina e del duplice omicidio si va dunque chiarendo. Il Lorena avrebbe colpito prima l’anziano con la mazzetta nel garage, e poi la moglie, in casa, strangolandola con un cavo elettrico. Poi ha frugato nei cassetti alla ricerca dei risparmi, portandosi via alcune banconote.

Il pm di Varese Massimo Politi ha aperto un fascicolo d’inchiesta per duplice omicidio volontario, iscrivendo nel registro degli indagati anche Dario Ferro, il figlio delle vittime. Un atto formale, per consentire di compiere gli accertamenti tecnici irripetibili sulla sua auto e su alcuni abiti sequestrati dai carabinieri nella sua casa a Gornate Olona, perquisita già nella mattinata. Ferro è stato interrogato a lungo durante la giornate di oggi e un suo coinvolgimento sembra ormai escluso dagli inquirenti. 

A quanto emerge dalle ricostruzioni fatte nelle ultime ore, i due anziani sono stati visti per l’ultima volta, martedì 27 gennaio intorno alle tre del pomeriggio, da un vicino di casa. Poi, alle 17.30 il figlio Dario è entrato nell’appartamento con un cugino e ha trovato i due corpi senza vita. Martino Ferro era in un piccolo capanno nel giardino di casa, staccato qualche decina di metri dalla villetta. La signora Campello è stata invece rinvenuta in casa. 
I due coniugi, riferiscono amici e conoscenti, erano una coppia tranquilla e conducevano una vita normale sino a quando non hanno incontrato la furia insensata del loro carnefice. 

Martino Ferro, 80 anni e Graziella Campello, 74 anni, pensionati, sono stati trovati morti nella loro abitazione di via delle Vigne nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 27.

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Pubblicato il 28 Gennaio 2015
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