Consiglio Provinciale, la minoranza abbandona l’aula

Scintille tra maggioranza e opposizione che si scontrano sulla paternità di due mozioni su Malpensa e sostegno alle famiglie. Passa invece il quadro di indirizzo per formare la stazione unica appaltante, che dovrà aiutare i comuni a gestire le gare sotto un'unica regia

La minoranza lascia l’aula e sbatte la porta. È questa, in estrema sintesi, la fotografia della seconda seduta del nuovo Consiglio provinciale, riunitosi giovedì sera, 27 novembre a Villa Recalcati.
Lo strappo avviene dopo l’istituzione della Commissione per la predisposizione del nuovo Statuto che stabilirà le norme interne dell’Ente, dopo l’approvazione all’unanimità del Bilancio di previsione 2014 – assestamento generale, e dopo aver disegnato le linee di indirizzo per la costituzione della Stazione Unica Appaltante. 
La causa della protesta, con tanto di striscione portato in aula dai giovani padani, la spiega il consigliere Piero Galparoli, consigliere di Forza Italia: «Gli amici, tra virgolette, della maggioranza hanno presentato due mozioni con gli stessi argomenti di quelle presentate dal nostro gruppo, una sulla famiglia e una su Malpensa. Così facendo hanno violato il regolamento che prevede che le mozioni si debbano discutere e valutare prima di essere messe al voto. Questi pensano di essere i padroni del mondo, ma non è così. Se c’era una possibilità di collaborare con la maggioranza, oggi, con questa arroganza, quella possibilità è scaduta». Secca la risposta del presidente della Provincia, Gunnar Vincenzi, che sull’episodio commenta: «Temo che dovremmo abituarci a questi comportamenti. Confidavo che si potesse amministrare condividendo le idee che sono alla base della riforma delle province Del Rio, ma purtroppo su ogni cosa c’è da dibattere. In questo caso su una mozione che non riguarda neppure le competenze della Provincia: Malpensa». La minoranza però contesta il metodo con cui avete presentato le vostre mozioni. «Io ho chiesto semplicemente che le nostre mozioni fossero discusse unitamente alle loro. Sarebbero semplicemente state quattro votazioni separate, due su Malpensa e due sul sostegno alle famiglie. La minoranza ha invece deciso di abbandonare l’aula». 

Nonostante la concitazione degli animi, la seduta ha comunque visto l’approvazione dell’ assestamento generale. Il documento finanziario è stato illustrato dal consigliere di maggioranza Laura Cavalotti, la quale ha evidenziato un taglio di 6 milioni di euro di trasferimenti dalla Sato, che si traducono in 4 milioni in meno di sulle spese correnti. Per quanto riguarda gli investimenti è stato previsto il finanziamento di 650mila euro per i lavori di somma urgenza conseguenti ai danni del maltempo dei giorni scorsi sulla viabilità provinciale e sono stati finanziati 200 mila euro di interventi su edifici e attrezzature scolastiche.
Sulla base delle legge nazionale che attribuisce alla Provincia la competenza di coordinare e fare assistenza tecnica amministrativa dei Comuni, è stata poi approvata all’unanimità l’atto di indirizzo per la costituzione della Stazione Unica Appaltante, che dovrebbe vedere la luce a gennaio 2015. «Con questa delibera – ha dichiarato il capogruppo di Civici democratici Paolo Bertocchi – vogliamo iniziare un percorso importante. La volontà è quella di dare un reale e concreto contributo al lavoro dei nostri comuni, soprattutto a quelli più piccoli, e arrivare a definire entro gennaio la Stazione Unica Appaltante. Soluzione che darà un giovamento economico e oltre che di funzionamento. Un lavoro che faremo con la collaborazione della Prefettura per mettere in campo tutte le procedure dei controlli antimafia su tutti gli appalti». Il Presidente della Provincia Vincenzi ha aggiunto che «questa sarà un’amministrazione vicina ai comuni e agli amministratori locali. E’ una sfida impegnativa di fronte alla quale non vogliamo certo sottrarci e questo percorso che vogliamo avviare con la Stazione Unica Appaltante lo dimostra concretamente».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Novembre 2014
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