Dall’antico Egitto alla porta del Duomo: a inizio maggio riapre il museo Pogliaghi

Dopo 20 anni di chiusura il museo Pogliaghi riapre al pubblico il prossimo 5 maggio. Dopo l’annuncio dello scorso marzo adesso la data è fissata: la “casa museo” di Ludovico Pogliaghi, che custodisce piccoli e grandi tesori d’arte e storia, riaprirà le sue porte a due passi dal borgo del Sacro Monte.
Si tratta del luogo dove lo scultore visse tra il 1885 e il 1950, anno della sua morte. Testimonianza dell’eclettismo di fine ottocento, la villa conserva reperti archeologici, sculture del Giambologna, e del Magnasco, una significativa collezione di tappeti oltre alle opere dell’artista stesso. All’interno, ad esempio, è custodito il calco in gesso originale della porta del Duomo di Milano. E ancora è possibile trovare anfore etrusche, statue greco romane, tessuti antichi, gemme preziose e arazzi del ‘400.

La struttura è di proprietà della Fondazione Ambrosiana e della Biblioteca Ambrosiana, l’anno scorso venne visitata dal governatore lombardo Roberto Maroni e dall’assessore Cristina Cappellini alla ricerca di luoghi del Varesotto da valorizzare in vista di expo 2015. Lo scorso marzo l’Associazioni Amici del Sacro Monte aveva annunciato che un’intesa per la riapertura era stata trovata e adesso c’è anche una data: il 5 maggio si svolgerà la conferenza stampa di apertura durante la quale verranno dati i particolari dell’operazione. Il museo sarà aperto tutti i week end e in settimana su prenotazione. La gestione è affidata all’azienda Archeologistics.