Deposito di scorie al CCR, Legambiente chiede chiarezza

In una lettera aperta di fine ottobre gli ambientalisti domandano ai sindaci della zona un incontro per spiegare ai cittadini cosa sta succedendo

reattore ispra"Nel corso del 2013, verrà a conclusione la costruzione del deposito temporaneo di rifiuti radioattivi di 2° categoria edificato all’interno del CCR, tappa importante del programma di “Decommissioning” in atto nel CCR stesso". Incomincia con queste parole la lettera aperta che il circolo di legambiente di Ispra "Le fornaci" indirizza ai sindaci della zona del medio verbano, Ispra, Cadrezzate e Brebbia, sulla questione del nuovo spazio per lo stoccaggio di scorie che ha già riguardato la stampa locale in questi giorni.
Nella lettera gli ambientalisti fanno sapere che "a nostro avviso, e non solo per sentito dire, rileviamo come nell’attuale momento di sviluppo del “Decommissioning and Waste Menagement Program”, ben descritto nel sito internet così intitolato, ci sia qualche intoppo, in materia di tempi, di costi, non di sicurezza ma certamente di comunicazione.
Tutto il programma era basato sull’esistenza di un deposito nazionale che, a causa dei noti fatti non certo attribuibili al CCR, non solo non esiste ma é ancora ben lontano dall’essere localizzato".
«Comprendiamo che questa mancanza possa portare a problemi tali da costringere il CCR a domandarsi se sia necessaria la costruzione di un secondo deposito – continua Gabriella Gregoratti, presidentessa del circolo di Legambiente – , non possiamo però non constatare come, nonostante l’affermazione che troviamo nel sito internet: “il programma deve essere attuato in maniera trasparente garantendo una comunicazione efficace con i suoi interlocutori, le Istituzioni Europee, le autorità nazionali centrali e locali e la popolazione”, ad oggi ignoriamo se la autorità locali siano tenute al corrente dell’evolversi della situazione; di certo non lo sono i cittadini».
Legambiente si riferisce all’atteggiamento che in passato i responsabili della sicurezza del centro ebbero in merito al rapporto con la popolazione, per rendere trasparenti le paretiche relative allo attività – anche di stoccaggio e custodia – svolte dal Centro. Uno dei motivi di questa lettera, infatti pare essere proprio quello di fugare ogni dubbio tra i cittadini, dubbi che cominciano a serpeggiare sotto le più disparate formule e degenerazioni del "sentito dire", vedi – continua la lettera – "le più allarmistiche ‘leggende metropolitane’ che stanno circolando tra la cittadinanza, come ad esempio: Ispra diventerà il sito di stoccaggio dei rifiuti dei centri di ricerca di tutta Europa. Stanno costruendo il più grande sito di stoccaggio europeo. Ispra diventerà il sito del deposito nazionale. Sarà in grado di ricevere decine di migliaia di metri cubi di rifiuti…."
"Quanto esposto – conclude la lettera – ci spinge a sollecitare un’iniziativa da parte della vostra amministrazione, volta a portare chiarimento su questa vicenda.
Nella certezza che la nostra istanza sarà da voi condivisa, restiamo in attesa di un cenno di riscontro da parte di codesta amministrazione, che ci faccia capire quale seguito intendete dare a questa nostra lettera aperta".

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Pubblicato il 08 Novembre 2012
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