Eseguì il primo trapianto di rene a Varese, è morto l’urologo Aldo Bono

Aveva 80 anni ed era il presidente della Società nazionale urologia. Nel 1996 l'équipe medica da lui guidata fece quella prima operazione che portò il Centro Trapianti a essere tra i più conosciuti in Lombardia

È morto l’urologo Aldo Bono. Da anni attivo all’ospedale di Circolo fu il primo, nel 1996 a effettuare un trapianto di rene a Varese.
Da allora la sezione di urologia dell’ospedale cittadino è costantemente cresciuta, arrivando nei primi dieci anni di attività a effettuare oltre 400 trapianti.  
Nel corso degli anni ha fondato anche la sezione pediatrica di urologia, poi specializzata nella cura della "spina bifida". Grazie al suo impegno e studio si sono formati nuerosi urolgi che sono poi usciti dall’ospedale di Varese. 
Bono, che aveva 80 anni, aveva assunto anche diverse cariche nel corso del tempo, come quella di referente gruppo Aima (Associazione italiana malati di Alzheimer) di Varese. Grazie al suo impegno e all’impegno di molti volontari, ha permesso all’associazione di crescere, creare sinergie con enti del territorio ma soprattutto di offrire un supporto a molti malati e alle loro famiglie. Il professor Bono era anche presidente della Società nazionale di urologia.  

Quel primo traipanto di rene lo rese noto a livello nazionale. Era l’ottobre del 1996 quando l’équipe guidata da Bono, allora primario di Urologia, in collaborazione con la Nefrologia diretta da Luigi Gastaldi, eseguì il primo trapianto di rene. Da allora l’attività del Centro Trapianti ha segnato un aumento progressivo di anno in anno, portando il Centro varesino al quarto posto in Lombardia per numero di interventi effettuati, dopo il Niguarda, il Policlinico di Milano, e il Centro di Brescia. Nel dicembre del 2003 i trapianti effettuati erano 271; nel 2004 ne sono stati effettuati 37, 42 nel 2005 e quest’anno, nei primi nove mesi, se ne contano già 40, di cui 6 di doppio rene e 1 di rene pancreas. 

Appassionato di arte e di musica classica, Bono è stato anche pittore e sostenitore della mostra che da 33 anni nel borgo celtico di Penasca a San Fermo di Varese. Lo ricorda la vice presidente dell’associazione Amici di san Fermo, Luisa Oprandi: «Era una persona sensibile, solare, impegnata e attenta. Sicuramente il prossimo luglio dedicheremo a lui la mostra antologica del prossimo anno».
In tanti lo ricordano come un grande personaggio, come medico e come uomo, colui che ha avviato una vera scuola di urologia che ha formato tantissimi medici. Ma una della carattestiche principali che ricordato tutti era anche la sua umanità. 

«Con la scomparsa del professor Bono, Varese perde uno dei suoi massimi esponenti del mondo della sanità, ma anche della cultura – ha ricordato l’assessore al comune di Varese Simone Longhini –  Ricordo con piacere e commozione la collaborazione avviata nel 2012 con il professor Bono come Presidente dell’Aima (Associazione Italiana malati di Alzheimer) che ha portato all’organizzazione di diversi appuntamenti nell’ambito della stagione musicale comunale, con un ottimo riscontro di pubblico e una riuscita opera di sensibilizzazione su questa temibile malattia. Collaborazione confermata anche quest’anno con il concerto già fissato per il 14 settembre. Ai parenti vanno le mie più sentite condoglianze e quelle di tutta l’Amministrazione».

I funerali si terranno martedì 26 agosto, alle 15.30, nella Basilica di San Vittore a Varese.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Agosto 2014
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