Funghi nelle valli del Verbano, ecco cosa c’è da sapere
Le regole per la raccolta dei finghi nei boschi dei 34 comuni: gratuita per i residenti e tesserino a 30 euro per gli altri
E’ luglio e si avvicina la stagione della raccolta funghi. Al fine di tutelare il sottobosco ed assicurare a tutti la possibilità di praticare il sano hobby estivo – autunnale, è stato approvato dalla Comunità montana Valli del Verbano, in seguito alla fusione tra i due precedenti enti, il regolamento per la raccolta funghi.
Le norme in vigore da giugno 2010 riguardano il territorio delle Valli del Verbano, che si estende lungo la sponda orientale del Lago Maggiore da Laveno Mombello fino a Pino, includendo i monti della Valcuvia, la Valtravaglia, la Valdumentina e Valveddasca. Sono invece escluse le aree di competenza del Parco regionale del Campo dei Fiori che comprendono l’omonimo massiccio nei Comuni di Brinzio, Castello Cabiaglio, Masciago Primo, Rancio Valcuvia, Cuvio, Orino, Cacquio Trevisago e Gavirate.
A tutti i cittadini dei 34 paesi della Comunità montana Valli del Verbano è consentita la raccolta dei funghi senza l’obbligo di permesso e pagamento di tesserino. Al momento di un controllo da parte di Corpo Forestale dello Stato, Guardie Venatorie, organi di Polizia Locale, o Guardie Ecologiche Volontarie è sufficiente presentare un documento di identità che attesti la residenza.
Coloro che provengono da comuni al di fuori del territorio montano sono invece tenuti a versare la quota annuale, che dal 2011 è stata portata a 30,00 euro, e mostrare la ricevuta di pagamento in caso di normale ispezione. Al fine di non creare disagi all’utenza è rimasto invariato il numero di conto postale e le modalità di versamento, che dovrà essere effettuato tramite bollettino di conto corrente postale intestato a Comunità Montana Valli del Luinese – Servizio di Tesoreria – nr. conto 10669216 – causale: raccolta funghi anno 2011.
In ogni caso gli appassionati sono tenuti al rispetto della Legge regionale di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale in materia. Questa consente la raccolta unicamente dall’alba al tramonto e limita l’asportazione ai soli corpi fruttiferi esterni al terreno, in maniera esclusivamente manuale e pulendo sommariamente l’esemplare sul luogo. E’ consentito un massimo giornaliero di tre chilogrammi a persona ed è vietato l’uso di contenitori che impediscono la dispersione delle spore durante il trasporto.
Gli introiti che derivano dal rilascio dei tesserini saranno utilizzati prioritariamente per opere di riqualificazione e tutela ambientale con particolare attenzione alle zone interessate dalle attività di raccolta funghi.
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