I conti non tornano, Gavirate aumenta le tasse

Il bilancio di previsione approvato dalla precedente amministrazione richiede interventi di assestamento. Ritocchi decisi per Imu, Irpef e acqua. L'opposizione: « Scelta sconcertante»

I conti non tornano e l’amministrazione di Gavirate deve rimettere mano al proprio bilancio.
Dalla verifica degli equilibri di bilancio imposta dalla legge entro il 30 settembre, emerge una situazione contabile non in linea con quanto preventivato dal Consiglio comunale nello scorso aprile.  A causa del mancato incasso di una serie di voci, l’assessore Bramaschi ha dovuto rivedere alcune voci di tariffe e prezzi pubblici.

«In particolare – spiega l’assessore –  la necessità di modifiche scaturisce da rilevate maggiori spese rispetto alle previsioni in particolare e per gli importi più significativi relativi a:
– Incremento della spesa sociale (minori e disabili) € 123.000,00
– Spese per liti ed arbitraggi € 25.000,00
– Spese per copertura assicurativa del patrimonio € 11.500,00

Per quanto riguarda le entrate, si rilevano problematiche e difficoltà che incidono non solo sugli equilibri di bilancio ma anche sul raggiungimento dell’obiettivo patto di stabilità. 
Più nel dettaglio ed in particolare in materia di equilibri evidenziamo:
Riduzione fondo di solidarietà:
Il fondo di solidarietà è stato oggetto di riduzione da parte del Ministero con un taglio sulle spettanze pari ad € 64.969,46 che, lo scorso 19 settembre sono state ulteriormente ridotte di Euro 30.344,69 per un taglio complessivo quindi di oltre 95mila euro 

Riduzione imposta Comunale sugli Immobili:

Il gettito IMU, previsto in € 1.730,000, viene ridotto di un importo pari ad € 130.000,00 principalmente a causa del mancato pagamento dell’imposta per i fabbricati classificati in categoria D. Tale somma pertanto viene decurtata nel rispetto del principio della prudenza in quanto pur provvedendo all’emissione degli avvisi di accertamento non vi è certezza nel recupero dei crediti considerato che le Aziende debitrici risentono fortemente dell’attuale crisi economica.

Riduzione permessi di costruzione:

Nonostante gli oneri di urbanizzazione siano stati inseriti in bilancio per un importo di 300.000 euro fortemente in riduzione rispetto alla media degli anni precedenti (2011/2012 – circa 700.000 euro) alla data del 19 settembre risultano essere riscossi per soli € 60.000,00. 
Conseguentemente si rende necessario apportare variazione al bilancio per un importo pari ad euro 100.000,00, riducendo la previsione ad euro 200.000. Tale riduzione influenza l’equilibrio di parte corrente in quanto così come previsto dalla normativa vigente parte degli oneri è stata destinata al finanziamento delle spese correnti ed alla manutenzione ordinaria.

In materia di patto di stabilità:
La mancata realizzazione ad oggi delle vendite di beni immobiliari di proprietà comunale, prevista dall’impianto di bilancio approvato in oltre 500mila euro, non incide sugli equilibri di bilancio, in quanto dette somme sono state destinate alla generica manutenzione straordinaria del patrimonio e non a specifiche opere, ma influenza negativamente e pesantemente il raggiungimento dell’obiettivo patto di stabilità, che per il nostro Ente è stabilito in € 680.000,00. 

Sulla base di quanto sopra esposto si rende necessario appianare lo squilibrio di parte corrente, attraverso la modifica delle tariffe e delle aliquote ed in particolare;

Imposta Municipale Propria:
– incremento dell’aliquota ordinaria da 0.98 a 1.04 per tutte le categorie ad eccezione della cat.C2 C6 e C7 (normalmente utilizzati come 2° pertinenza dell’abitazione principale), iscrivendo un maggior gettito pari a circa 91.000 euro;
– incremento dell’aliquota per abitazione principale da 0.4 a 0.5 per un importo pari a circa 4.000 
euro per un totale pari ad € 95.000

Addizionale Comunale:
Per l’addizionale comunale è consentito ancora un incremento di 0.05 punti percentuale, per un importo pari ad € 170.000,00, innalzando l’aliquota allo 0,8 per cento (aliquota massima consentita).

Servizio idrico integrato:
Per il servizio idrico integrato, iscrivendo un maggior gettito pari ad euro 76.000 (acqua, depurazione e fognatura compresi scarichi industriali) e cancellando la previsione in Entrata ed in Uscita delle quote corrispondenti ad € 40.000 dovute ad ATO per maggiorazione su depurazione e fognatura, in quanto non dovute.

Voglio evidenziare come, a garanzia del mantenimento della nostra funzione pubblica e di sostegno in particolare alle necessità sociali, abbiamo dovuto provvedere all’adeguamento di tariffe ed aliquote per ottenere le risorse necessarie alla copertura dello squilibrio di parte corrente.  Ci siamo trovati a fronteggiare maggiori spese legate in larga parte al sostegno di famiglie, minori e disabili e, di contro, abbiamo dovuto prendere atto di importanti minori entrate riconducibili in parte all’attuale situazione congiunturale ed in parte purtroppo ai continui tagli delle spettanze assegnateci dallo stato. Su tutto questo incombe il patto di stabilità, che vero non incide sugli equilibri ma il cui mancato raggiungimento rischia di penalizzare fortemente ed ulteriormente i trasferimenti statali per il prossimo 2015. 
Purtroppo ormai da troppo tempo lo stato centrale sta facendo ricadere gli effetti della crisi sugli enti locali, costringendoli sempre più frequentemente ad interpretare il ruolo dei "bravi" di manzoniana memoria e mortificando talvolta la voglia e l’entusiasmo dei loro amministratori».

Decisamente contraria all’aggiustamento l’opposizione: « Noi abbiamo votato contro – spiega Gianni Lucchina, capogruppo – in questo modo si mettono le mani in tasca ai cittadini. Proprio nel giorno del nuovo piano parcheggi, si annunciano manovre che prevedono maggiori esborsi per le famiglie e i negozianti. Imu, Irpef, acqua: se mettiamo tutto insieme, i gaviratesi devono sostenere i costi della crisi. Non si è pensato a ridurre gli sprechi, a tagliare i costi. Capisco che il bilancio non sia farina del loro sacco, ma le scelte effettuate vanno nel segno di una maggiore tassazione. Una scelta sconcertante». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Ottobre 2014
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