I nomi eccellenti dell’inchiesta sulla sanità
Sarebbero indagati il senatore Tomassini, il dg della sanità lombarda Carlo Lucchina, l'imprenditore Sandro Polita. Perquisizione a Varese anche negli uffici dell'ex assessore Dc De Feo
Spuntano i nomi tra gli indagati nell’ambito di un’inchiesta sulla sanità varesina e lombarda: la guardia di finanza ha perquisito gli uffici del Pirellone e secondo quanto riportano le agenzie di stampa sarebbe indagato il dg Carlo Lucchina, varesino, direttore generale dell’assessorato alla sanità. Ma anche il senatore del Pdl Antonio Tomassini risulterebbe essere iscritto nel registro degli indagati, così come l’imprenditore varesino Sandro Polita e il fratello Antonello, mentre gli uomini della Guardia di finanza si sono recati, tra gli altri luoghi, ad acquisire documenti in via Dazio Vecchio nell’ufficio di un altro imprenditore del ramo, Antonio De Feo. Quest’ultimo non risulta però a tutt’oggi indagato; l’uomo è un noto ex politico della Democrazia cristiana, coinvolto in diverse inchieste della tangentopoli varesina all’inizio degli anni novanta e da tempo attivo come imprenditore del ramo privato sanitario. Sarebbe però indagata una donna con responsabilità amministrative nella cooperativa visitata dalla gdf, la Miralago.
La procura di Varese, da cui è partita l’operazione (il pm è Agostino Abate) si limita a osservare che le operazioni sono in corso e che dureranno probabilmente anche domani, giorno in cui è atteso un punto della situazione.
Da quello che si può ricostruire in queste ore, l’inchiesta è in corso almeno dall’inizio del 2011 e nasce delle indagini sul gruppo Polita, già coinvolto in una serie di fallimenti societari chiesti a suo tempo proprio dalla procura. Sarebbero sotto la lente dei magistrati la costruzione dell’albergo di Capolago (nella foto, l’inaugurazione) ottenuto come si ricorderà grazie alle procedure speciali dei mondiali di ciclismo e le attività mediche nate con l’acquisizione de La Quiete (poi rivenduta). Da qui l’indagine avrebbe gemmato altri rivoli mettendo gli investigatori sulle tracce delle intermediazioni della politica per gli accreditamenti sanitari.
Il senatore Tomassini afferma: «Ho appreso dalla stampa di essere indagato nell’ambito di una indagine su convenzioni concesse dalla Regione Lombardia ad alcune strutture private.
Sono sereno ed attendo con fiducia di essere ascoltato al più presto dalla magistratura al fine di chiarire la mia posizione e di dimostrare la mia estraneità.
Da questo momento sarà il mio legale di fiducia, l’avvocato Corso a instaurare con i magistrati i contatti utili a consentir loro di far luce sui fatti sottoposti a indagine».
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