Il paesaggio racconta la nostra cultura

Cambia con l’intervento dell’uomo e segue la nostra storia. Il paesaggio è a tutti gli effetti un bene culturale da salvaguardare e tutelare. Una giornata di studi all'Università riflette sull'ermeneutica del paesaggio

«Chi sono i contadini? Sono artisti e architetti del paesaggio» scriveva Carlo Cattaneo nell’Ottocento. Un paesaggio racconta la nostra storia, non è un’entità astratta, ma ci aiuta a comprendere chi siamo e come tale è un bene culturale da tutelare. Da queste premesse nasce l’idea della giornata di studio “Per un’ermeneutica del paesaggio”  promosso dall’Università dell’Insubria, il Centro Internazionale Insubrico “C.Cattaneo “ e “G.Preti”, il FAI Fondo per l’ambiente Italiano – Delegazione di Varese e il Dipartimento di Scienze Teoriche ed Applicate, in corso giovedì 18 aprile dalle ore 9.00 all’Aula Magna dell’Università dell’Insubria.

«Il progetto nasce dalla condivisione dell’idea che il paesaggio è un bene culturale che unisce diverse discipline dall’agronomo, all’architetto, all’artista, al contadino, all’economista, al genetista e così via- spiega Fabio Minazzi, ordinario di Filosofia teoretica. Già i Patri costituenti della Repubblica Italiana compresero il profondo legame che esiste tra il paesaggio naturale e i beni culturali tanto che nelle nono articolo della Costituzione scrissero che la “Repubblica promuove o sviluppo della  cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Il paesaggio è trasformato dalla fatica e dal lavoro umano e la giornata di oggi vuole indagare la realtà nella ricchezza dei linguaggi coinvolti´.
Se molti scempi sono stai commessi, molto si può fare per recuperare il passato e valorizzare quello che è rimato.
Per questo la Delegazione FAI di Varese ha coinvolto in questo progetto il gruppo Fai Giovani di Varese «I giovani sono il futuro. Hanno molto entusiasmo e devono avere anche la consapevolezza – spiega Paola Piatti della Delegazione Fai di Varese – il Fai da sempre lavora alla tutela dei monumenti, ma essi sono tali perché propri di un paesaggio. Il monastero di Torba è così bello e possiede la sua storia perché è immerso nel paesaggio che lo circonda. Non si può prescindere da esso».
Diversi i temi trattati nel corso della giornata da quello letterario, storico, scientifico ed estetico.
Il programma

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Aprile 2013
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