“Il sindacato è l’ultimo baluardo antifascista”

Angelo Chiesa, presidente provinciale dell'Anpi, presenta la quinta edizione della Festa della Resistenza, ospiti: Susanna Camusso, 99 Posse, Goffredo Fofi e Carlo Ghezzi

Saranno tre giorni di festa e divertimento, con la musica dei 99 Posse e di Tonino Carotone, ma soprattutto saranno tre giorni di riflessione sul tema della libertà, del lavoro e dei diritti con ospiti del calibro di Goffredo Fofi,  Susanna Camusso, Carlo Ghezzi, Enzo Rosario Laforgia, Mohamed Ba
Il programma della quinta edizione di "Resistenza in festa", che si terrà alla Schiranna (area Festa del Pd)  dal 30 al 1 settembre, è denso di appuntamenti: dibattiti, mostre di pittura, laboratori di giocoleria, lezioni sulla carta costituzionale, teatro in ricordo di  Violetta Parra e i 40 anni dal golpe di Pinochet in Cile. (foto sopra: Alessandra Pessina e Angelo Chiesa)
«Non bisogna abbassare la guardia – dice Angelo Chiesa, presidente provinciale dell’Anpi – . La Resistenza è attuale perché i nuovi fascimi esistono anche sul nostro territorio. Ecco perché è importante riportare al centro della discussione il tema della libertà e quello del lavoro che sono strettamente connessi tra loro. L’ascesa di Hitler ha fatto leva sul malessere sociale generato dalla disoccupazione di massa nella Germania di quegli anni».
La preoccupazione di Angelo Chiesa non si fonda solo sulla storia ma anche su alcuni fatti accaduti in provincia di Varese negli ultimi mesi. «Il raduno di naziskin a Malnate e i manifesti nelle strade di Tradate per gli auguri di compleanno al Duce – continua Chiesa – sono un indicatore culturale preoccupante. Oggi è rimasto solo il sindacato a difendere determinati diritti perché i partiti, come contenitori e produttori di cultura antifascista, non esistono più».
La Resistenza iniziò in Italia settanta anni fa e dunque il passaggio generazionale è uno dei temi  più importanti  in discussione all’interno della associazione dei partigiani italiani. Un aspetto  fondamentale per la sopravvivenza dell’associazione stessa, dopo lo sgretolamento dei partiti tradizionali, che in qualche modo garantivano una continuità tra azione politica e partecipazione civile.
In provincia di Varese ci sono 39 sezioni per un totale di 2.650 iscritti di cui «una buona percentuale di giovani» sottolinea la trentatreenne Alessandra Pessina, presidente della sezione di Varese.  «Bisogna attualizzare il dibattito. Solo così i giovani si avvicineranno alla nostra associazione» aggiunge Chiesa che, quando decise di diventare partigiano per combattere i nazifascisti, aveva solo sedici anni. (foto da destra: Ierina Dabalà, il partigiano Cin e Angelo Chiesa)

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Agosto 2013
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