“Contro di me una gogna mediatica ingiusta”

La sindaca Adriana Fabbian, presa di mira dalla rete dopo aver spedito le lettere ai padroni di cani troppo rumorosi, si difende:«Non farei mai del male a degli animali». Lorenzo Croce (Aidaa): «Se un cane abbaia per 24 ore ha dei problemi»

«Non farei mai del male a degli animali. E chi mi conosce bene, lo sa. Aver insinuato questo dubbio sulla mia persona mi ha ferito profondamente». La sindaca di Lozza, Adriana Fabbian, appare provata. Le lettere spedite nei giorni scorsi a 9 famiglie, residenti in via Cesare Battisti e via Roncaccio e proprietarie di cani “troppo rumorosi” per la quiete pubblica, le hanno scatenato contro l’ira della rete. La gogna mediatica che ne è seguita e le oltre 400 mail ricevute, alcune delle quali contenenti insulti e messaggi poco amichevoli, non le hanno fatto dormire sonni tranquilli. Almeno, quanto il latrare dei cani del paese che amministra.
(foto: la sindaca Adriana Fabbian e Lorenzo Croce presidente nazionale di Aidaa)
Nella lettera inviata dalla prima cittadina ai proprietari degli animali, si citavano gli articoli 44 e 45 del regolamento comunale che prevedono delle sanzioni per il disturbo arrecato alla quiete pubblica: si va dalla sanzione pecuniaria all’eventuale sequestro e/o soppressione dell’animale che persista nella sua azione di disturbo.
«Questo regolamento è ormai superato dalla legge e andrà rivisto, me lo ha confermato l’Asl di Varese – spiega la sindaca -. E anche se non fosse stato obsoleto, c’è quella parola “eventuale” che è molto importante, in quanto una persona come me, proprietaria da anni di una cagnolina che si chiama Dolce, trattata come una figlia, quell’eventualità non riesce nemmeno a immaginarla».
Tra l’altro, secondo il primo cittadino di Lozza, non sarebbero stati nemmeno i diretti interessati a sollevare la questione. 
Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente), ha contattato la sindaca Fabbian per capire cosa fosse successo ed è andato a trovarla in municipio. «È chiaro che è stata fraintesa – dice Croce -. Dal nostro punto di vista abbiamo capito subito che non c’era alcuna volontà di far del male agli animali e la sua disponibilità immediata a un confronto ne è la conferma. Spesso dietro gli attacchi della rete ci sono associazioni o partiti ad personam».
Croce ha proposto all’amministrazione un percorso chiaro: la verifica, con la polizia provinciale e alcuni esperti di comportamento animale, dello stato di benessere dei cani “disturbatori” e l’allestimento di un’area apposita, compito quest’ultimo che spetterà alla prossima giunta, in quanto Adriana Fabbian non si ripresenterà per un secondo mandato. «Chi ha degli animali – conclude il presidente di Aidaa – deve imparare a occuparsi del loro stato di salute non solo fisico. E se un cane abbaia per 24 ore, ha sicuramente dei problemi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Aprile 2014
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