Il sindaco: “Inquinanti Pm10, Varese migliora”

Le dichiarazioni del sindaco a commento dei dati europei

Il sindaco di Varese Attilio Fontana (FOTO) ha espresso oggi alcune precisazioni sulla circolazione dei dati europei sull’inquinamento, che riguardano anche Varese: “I dati della classifica citata, dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, riguardano l’ozono e non le polveri sottili. Per il Pm10 (polveri sottili) i dati sono chiarissimi. Varese è in posizione ottima come si evince dall’ ultimo Rapporto sulla qualità dell’aria della provincia di Varese – Anno 2013 (vedi allegati, pag 52 e 53)".

Ecco una spiegazione tecnica dell’Arpa:
“L’ozono è un inquinante che si forma in atmosfera, ma (sostanzialmente) non è emesso da alcuna sorgente. Si forma in presenza di radiazione solare e di altri inquinanti, quali il biossido di azoto (NO2) e i Composti organici volatili. Viene trasformato in ossigeno dalla presenza di monossido di azoto che viene principalmente emesso dalle auto. Pertanto, i picchi di ozono non si trovano laddove ci sono le massime emissioni di monossido di azoto (che invece portano l’ozono a diminuire), ma sottovento alle stesse”.

L’OZONO COMUNALE 
“L’ozono non dipende dalle politiche locali, ma mondiali, noi qui non ci possiamo fare nulla” conclude il sindaco. Secondo l’assessore all’Ambiente Stefano Clerici "da quattro anni siamo in netto miglioramento sulle polveri sottili. Per concentrazioni medie annue di PM10 in Lombardia, trend 2002-2013 siamo terzi dopo Lecco e Sondrio, come più virtuosi. Come superamenti annui del valore limite giornaliero (50 μg/m3) di PM10 nei capoluoghi lombardi, trend 2002-2013, siamo secondi dopo Lecco. Il trend è costantemente in calo: nel 2014 ci attendiamo dati ancora più lusinghieri. Per quanto riguarda l’ozono, come dice il sindaco, non possiamo farci nulla, e non dipende dalle politiche locali di contrasto all’inquinamento atmosferico”.

In allegato, rapporto Arpa – Rapporto sulla qualità dell’aria della provincia di Varese – Anno 2013 e due immagini che rappresentano l’AOT40 nel 2012 e nel 2013 (che corrisponde alla somma nel periodo estivo di tutte le concentrazioni sopra ai 40 ppb) dell’ozono.

Dà una buona fotografia della situazione lombarda dell’inquinamento di ozono: in Lombardia, se le emissioni maggiori per km2 di ossidi di azoto sono relative all’area più densamente popolata, che comprende l’agglomerato di Milano, i valori massimi di ozono si registrano sottovento, nell’area prealpina. Le province più colpite sono quelle di Varese, Como, Lecco, Bergamo dove la brezza di valle sposta gli ossidi di azoto.

Cartina 2012

Cartina 2013

Il rapporto citato in Pdf

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Pubblicato il 21 Novembre 2014
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