Il titolare dello Zoo di Varese: “Qui salviamo specie dall’estinzione”

E’ amareggiato Giambattista Lamperti nel vedere il gruppo di animalisti che nella mattina di sabato 8 marzo ha protestato contro il suo negozio, lo "Zoo di Varese". Scandiscono slogan contro di lui, la sua famiglia e i clienti della grande struttura che vende animali e, nel sentirli, Lamperti allarga le braccia. «Sono molto amareggiato -commenta- perchè regolarmente torna in voga questo genere di proteste contro di noi». Questo negozio non è infatti nuovo a proteste di gruppi animalisti e qualche anno fa si era interessata alla realtà commerciale anche Striscia la Notizia. «Nonostante una grande quantità di controlli noi siamo sempre risultati in regola» puntualizza Lamperti stringendo tra le mani i verbali dei controlli che in questi anni si sono succeduti e anzi assicura che «chi è pratico di questo settore si complimenta con noi per il trattamento che riserviamo agli animali». 
E anche se da un punto di vista legale al momento il negozio non corre alcun rischio, il titolare dello "Zoo di Varese" non ci sta a passare per il cattivo della situazione. «Noi qui compriamo e vendiamo animali, è vero. Ma teniamo presente che questi animali nascono e crescono in cattività» e proprio per questo motivo «parlare di liberarli è assurdo, in natura sarebbero spacciati». Inoltre Lamperti spiega come «qui noi facciamo riprodurre anche animali a rischio di estinzione» e che in ogni caso «nessuno dei nostri animali viene destinato al macello». Proteste di questo tipo vengono dunque bollate come «fanatismo senza alcun senso, senza alcuna logica» che ignorano «quanto lavoro e quanta professionalità ci sia dietro un posto come questo».