Imu e Mini-Imu: che confusione!

Proviamo a fare chiarezza su chi paga e chi non paga, e sul doppio appuntamento del 16 dicembre 2013 e 16 gennaio 2014

Cittadini in ansia, amministratori (se possibile) di più, uffici tributi comunali sotto assedio. E’ questo, al momento, il risultato del "pasticciaccio" messo in piedi dal Governo per quanto riguarda l’abolizione della seconda rata dell’Imu per le abitazioni principali. Vediamo di fare chiarezza nel modo più sintetico possibile, e tenendo conto che – ad oggi – manca ancora una risposta definitiva del Governo, che sta cercando di trovare le risorse per il colpo di spugna definitivo alla cosiddetta Mini-Imu.

Chi è interessato – Solo le abitazioni principali (ad esclusione di quelle che rientrano nella categoria del "lusso", le catastali A1, A8 e A9) e i fabbricati ad esse assimilate per legge o regolamento comunale usufruiscono dell’abolizione della seconda rata dell’Imu.

Chi non paga – Se la vostra prima casa è in un comune che non ha innalzato nel 2012 (e confermato nel 2013) l’aliquota base del 4 per mille, nessun problema: la seconda rata dell’Imu non la pagate e non c’è il rischio di Mini-Imu.

Chi potrebbe pagare la Mini-Imu entro il 16 gennaio 2014 – Se la vostra prima casa è in un comune che ha innalzato nel 2012 (e confermato nel 2013) l’aliquota base del 4 per mille, potreste essere chiamati a pagare la cosiddetta Mini-Imu entro il 16 gennaio 2014. In tal caso si dovrà pagare il 40% della differenza tra l’Imu risultante dall’applicazione dell’aliquota deliberata dal Comune e quella base del 4 per mille, al netto delle detrazioni spettanti.

Chi deve pagare entro il 16 dicembre 2013 – Tutti gli immobili che non rientrano nella categoria "abitazione principale", e dunque seconde case, immobili commerciali, capannoni industriali ecc. non sono interessati all’abolizione della seconda rata dell’Imu e dunque pagano regolarmente entro il 16 dicembre 2013.
Anche le case accatastate come A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli), devono pagare entro il 16 dicembre anche se usate come abitazione principale.

Terreni agricoli. L’esenzione della seconda rata dell’Imu è stata estesa anche ai terreni agricoli. Però coloro che possiedono terreni dichiarati agricoli, ma non hanno i requisiti come coltivatori o imprenditori, hanno comunque l’obbligo di pagare la seconda rata entro il 16 dicembre prossimo, sulla base dell’aliquota stabilita dal comune per il 2013. Questo tenuto conto dell’esenzione che vige in alcuni comuni ricadenti in aree montane o di collina (delimitate ai sensi dell’art. 15, Legge n. 984/1977 e Circolare n. 9/1993): gran parte dei comuni del Varesotto (escluse le zone di pianura) ricade sotto questo caso.

Leggi anche: chi paga (forse) e chi non paga in provincia di Varese

Non abbiate fretta – Il consiglio per chi rientra nei comuni che potrebbero far pagare la Mini-Imu è quello di non precipitarsi allo sportello: da qui al 16 gennaio le cose potrebbero cambiare, se il Governo troverà la copertura finanziaria per cancellare davvero la seconda rata per tutti. Lo consigliano gli stessi comuni, che in caso di abolizione si troverebbero a dover avviare le procedure di rimborso per i contribuenti troppo solleciti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Dicembre 2013
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