Insulti al giudice, perquisiti musicisti skinheads

«Onore ai camerati di Varese». Misteriosi striscioni, questa mattina, in alcuni cavalcavia in diverse zone d’Italia, a Pavia in particolare. Il motivo di questa solidarietà? Nasce da un’indagine della Digos di Varese, che ha portato, sabato scorso, a 6 perquisizioni nei confronti di altrettante persone vicine agli ambienti skinheads dell’estrema destra. La notizia si è sparsa grazie a un tam tam su internet. In particolare, alcuni siti avrebbero rilanciato già sabato scorso la news delle perquisizioni, avvenute in provincia di Varese, mobilitando la catena di solidarietà. Ma da dove nascerebbe l’indagine? La Digos, da qualche mese, era stata allertata per la presenza di scritte sui muri, in particolare frasi minacciose rivolte all’indirizzo di un sostituto procuratore di Varese, Agostino Abate, uno dei più noti giudici della magistratura varesina, che, tra la svariate indagini di cui si sta occupando, ne ha anche una che coinvolge persone appartenenti ad ambienti genericamente di destra. Non è però chiaro se vi sia un legame diretto con questa o altre inchieste e quanto siano gravi le accuse. Il materiale sequestrato sarà vagliato dalla magistratura bresciana.
La polizia avrebbe segnalato le scritte alla procura di Brescia (competente in caso di reati computi da, o contro, magistrati) e da qui sarebbe partita l’indagine che ha portato ai recenti decreti, senza tuttavia alcun provvedimento restrittivo nei confronti di persone. Tra le persone oggetto di perquisizione, vi sarebbero anche 5 ragazzi che fanno parte di un gruppo musicale che propone un genere chiamato “Oi!”, e che banalmente potremmo tradurre come un punk di destra, particolarmente amato dagli skinheads.