L’assessore: “Loca Ubriaca, sto cercando un accordo”

Interviene l'assessore Ghiringhelli sulla vicenda che ha coinvolto il bar di piazza Carducci. La mediazione è però piuttosto complicata

Il comune di Varese sta cercando di fare da mediatore tra i negozianti di piazza Carducci, per favorire il ripristino dei tavolini all’aperto del bar Loca Ubriaca. Il caso è un po’ complesso, ma l’assessore al commercio Sergio Ghiringhelli chiarisce che non esiste il rischio di un propagarsi di cause tra negozi. E soprattutto, afferma che le sagre e i mercatini non sono soggetti alla stessa normativa. 

"Vorrei precisare alcuni punti sul caso di piazza Carducci – scrive in una nota l’assessore Ghiringhelli – La concessione di occupazione di suolo pubblico de Loca Ubriaca sarebbe scaduta a breve ed è stata revocata come il Tar ha richiesto. La disciplina dell’occupazione del suolo pubblico per quanto riguarda i pubblici esercizi (posizionamento tavolini ed ombrelloni) è inserita nel regolamento di Polizia Urbana, all’art.14. Sagre, fiere e mercati non c’entrano nulla con tale regolamento. Il Mercato Bosino ha un apposito regolamento, così come il Mercato Insubrico o la Sagra di Sant’Antonio. Chi adombra la possibilità che tante situazioni in Varese possano generare un analogo provvedimento sbaglia. Le nuove concessioni, con posizionamento di tavoli ed ombrelloni davanti ad esercizi diversi da quello richiedente, sono state rilasciate solo dietro accordo tra gli esercizi stessi.

Qui potete leggere come si è arrivati a questa situazione, qui c’è la sentenza del Tar, e qui le domande sul futuro dei tavolini a cui risponde la nota dell’assessore. 

Il negoziato tuttavia è in corso. Sergio Ghiringhelli si sta muovendo come un "casco blu" dell’Onu, con massima prudenza, e rivolge un invito alla moderazione di tutte le parti in causa. Non è escluso che l’assessore tenti anche di coinvolgere i bar limitrofi per cercare una sorta di conciliazione bonaria. 

"I proprietari de Loca Ubriaca – racconta l’assessore – da alcuni giorni hanno presentato una nuova richiesta che è al vaglio degli uffici. Sono già stati reperiti i pareri della Polizia locale, di Asl e della Tutela ambientale ed è stato avviato il procedimento per una nuova concessione, comunicando l’informazione all’esercizio che ha fatto ricorso al Tar, come previsto. La volontà dell’amministrazione è quella di non penalizzare nessuno e di trovare una soluzione laddove sia possibile. L’invito è di non estremizzare situazioni che peraltro sono molto limitate e non possono che ingenerare grande confusione".

Ma il problema generale rimane, perchè questo caso sta insegnando agli amministratori che occorre rimettere mano ai regolamenti. 

"Nei prossimi giorni – conclude l’assessore –  verrà convocata dall’assessorato al Commercio la Commissione pubblici esercizi in cui sono rappresentati tutti i gestori di attività di somministrazione. All’esame della Commissione sarà sia il caso specifico sia ipotesi di adeguamento regolamentare (che peraltro non spettano all’assessorato al commercio). Verranno coinvolti quindi gli altri settori, la Polizia locale e la Tutela Ambientale.


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Agosto 2014
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