La belle époque tra arte e industria

Una mostra che parte dal Lago Maggiore per finire fra le austere forme del birrificio più bello del liberty. Obiettivo: raccontare l’arte e l’industria di una stagione indimenticabile

liberty laveno mostra fotoStoria d’arte e d’impresa, quella della birra nel Varesotto: uno dei piccoli gioielli nascosti che una mostra sul liberty promossa dalla città della ceramica, Laveno, sta per svelare al pubblico (nella foto, da sinistra: Vincenzo Morlotti, Pietro Macchione, Graziella Giacon, Giancarlo De Bernardi, Maria Grazia Spirito).
L’iniziativa parte da una presenza fissa nel panorama dell’arte ceramica presente al Midec, il Museo internazionale del Design Ceramico di Cerro. Fra le eleganti mura che ospitano questa raccolta, infatti, a frazione lavenese racchiude gioielli della produzione locale: proprio come quel servizio di birra realizzato da Marco Costantini negli anni ’60: pezzi permanenti di una ristretta collezione di boccali e oggetti per degustare il frutto dell’acqua e della tostatura dei cereali di cui il Varesotto divenne avanguardia per via del genio di Angelo Poretti. Ma le vie dell’arte sono infinite: poco tempo fa – ha raccontato liberty laveno mostra fotoMaria Grazia Spirito, conservatrice della Midec, «abbiamo ricevuto la proposta da parte di una collezionista fiorentina di dare spazio ad una mostra di vassoi in ceramica espressione della “Belle époque”: 50 pezzi, su una collezione di 300 che verranno ospitati con l’obiettivo di raccontare questo stile a quanti faranno visita al nostro museo». Ma non è tutto: la liaison fra Laveno, la ceramica, il liberty e la birra passa da Induno Olona, dove esiste ancora oggi un santuario del liberty: il birrificio. Fresco di stampa, un libro di Macchione editore pubblicato solo nel novembre scorso ha fatto da viatico all’iniziativa, che a questo punto non rimane che da gustare nei suoi dettagli. Non a caso la mostra è titolata: “Arte, industria e Belle époque – Declinazioni del Liberty varesino da Angelo Poretti”.
Ecco allora il progetto che si svilupperà in più tappe dal 12 aprile sino al 23 maggio attraverso numerosi step.
Sabato 12 aprile a Palazzo Perabò, sede del MIdec a Cerro di Laveno alle 17 verrà inaugurata la mostra e presentato il libro “Angelo Poretti &C” di Piero Macchione: la storia, le immagini e i protagonisti della birra nata in Valganna. Da Poretti ai Bassetti alla Carlsberg, una grande avventura imprenditoriale che dura dal 1877.
Sabato 10 maggio alle ore 10 sempre presso il Midec laboratorio didattico dal titolo: “Nel segno del Liberty (per adulti e bambini, su prenotazione).
Venerdì 23 maggio visita guidata al birrificio Poretti di Induno Olona con degustazione finale di birre e assaggi gastronomici nella splendida cornice liberty di villa Magnani (prenotazione obbligatoria).
Ci sarà anche dell’altro a fare da ricco contorno alla manifestazione: le tele del “realista immaginario” Vincenzo Morlotti, che coi suoi quadri ha saputo raccontare con tratto artistico l’abbraccio fra fabbrica e natura (famose le sue tele che ritraggono il birrificio Poretti o il cementificio di Caravate con la luna e le Alpi a far da sfondo).
Poi i manifesti pubblicitari del birrificio: disegnati a inizio ‘900 dal pittore Ludovico Cavalleri, diedero origine alle successive riproduzioni su piastrella prodotte negli anni ’80 (nella foto il libro di Pietro Macchione "Angelo Poretti&C.).
liberty laveno mostra fotoGrande è la soddisfazione per aver messo assieme questi argomenti uniti da un fil rouge da parte degli amministratori presenti alla presentazione a villa Recalcati: dal sindaco di Laveno Graziella Giacon, fresca dall’aver incassato un importante traguardo nella conservazione di un edificio storico guarda caso legato proprio alla colonia marina dell’ex ceramica Laveno, al sindaco di Induno Olona Maria Angela Bianchi che ha sottolineato il gradimento da parte del pubblico delle visite guidate alla testimonianza del genio industriale ancora oggi attivo a Induno Olona. Ciliegina sulla torta la presenza, all’inaugurazione, di un collezionista di ceramiche legate proprio alla produzione lavenese: l’assessore Giancarlo De Bernardi: «Non solo io, ma anche tanti miei concittadini sono innamorati della loro ceramica e anche grazie a questa iniziativa continueranno a portarla nel cuore».

Il programma dettagliato della mostra

Il gruppo Facebook del museo 

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Pubblicato il 07 Aprile 2014
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