Il paese difende il suo medico: “Il Dottor Valli non si tocca”

Sono centinaia le firme raccolte in poche ore a sostegno del dottore accusato di avere nel suo studio busti e riviste fasciste. "Tutte menzogne", dicono i pazienti e rilanciano: "le sue idee sono note a tutti, ma non c'entrano nulla con la sua attività"

Il dottor Valli? «A me ha salvato la vita, arrivando di notte in pigiama per portarmi in ospedale», racconta la signora Giuseppina. «Io ho avuto un’ischemia celebrale, è stata sua moglie per portarmi in ospedale» ricorda Mariacarla. Queste sono solo alcune delle decine le storie dei pazienti del dottor Valli che si intrecciano sotto il gazebo di solidarietà montato in piazza Mercato a Cuveglio e tutte concordano sul fatto che «di medici, come lui, non ce ne sono più».
Dopo le accuse mosse contro il medico, la comunità ha infatti deciso di rispondere con una raccolta firme organizzata per sabato mattina a sostegno del medico e che ha raccolto diverse centinaia di sottoscrizioni in poche ore. Quella dei suoi pazienti è una difesa su tutta la linea. Le riviste fasciste? «Macchè, tutte balle. Le riviste sono quelle normali di uno studio medico: Novella 2000, Panorama, questi giornali qui». Il busto di Hitler? «E chi l’ha mai visto? Sono 37 anni che sono una sua paziente».
Certo è che «le sue idee sono note a tutti in paese, ma questo non ha mai influito sul suo lavoro di medico». Quello che vogliono che sia chiaro i pazienti del dottore è che «lui non ha mai mischiato le sue ricerche con la sua attività di medico» e proprio per questo «il dottore non va toccato». 
Questo pare essere un pensiero estremamente diffuso nella comunità e proprio per questo motivo a centinaia sono passati a firmare la petizione di solidarietà al dottore. «Siamo qui da solo un’ora e abbiamo già raccolto 250 firme» spiega Monica Borsa mentre appunta pazientemente i numeri delle carte di identità. «Ci siamo molto spaventati quando abbiamo letto che il nostro medico rischia la radiazione dell’albo -continua Borsa- specialmente con accuse così false». Ci tengono tutti i firmatari della petizione a chiarire che «qui la politica non c’entra nulla, noi siamo persone comuni che si sono strette attorno al proprio medico», precisa Carlo Molinari, consigliere comunale di "Patto per Cuveglio". La difesa del dottore è una questione di «solidarietà umana», specialmente perchè lo ha colpito «in un momento delicato della sua vita, appena dopo la perdita della moglie».
E lui, il dottor Valli, «è rimasto molto rincuorato dalla solidarietà» mostrata dai suoi pazienti ma ha comunque deciso di non presentarsi sotto al gazebo «per non dare spazio a strumentalizzazioni». I suoi pazienti, comunque, non intendono fare un passo indietro nella difesa del proprio medico e avvertono: «il nostro medico non si tocca». 

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Il presidio a favore del dottor Valli 4 di 10
Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Luglio 2013
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