La droga arriva a Varese nel doppiofondo di una Jaguar

I viaggi della gang albanese, bloccata dalla guardia di finanza: le riunioni in un bar di Induno Olona, il meccanico che prepara le auto, e quel trasporto andato male che ha fatto saltare tutto

Summit in un bar di Induno Olona, deposito in un garage di Cadegliano Viconago o  in un box di Malnate. Com’è vicina a noi, la mafia della coca e della marijuana. Gang albanesi danno lavoro agli italiani, e chiamano i fornitori con il nome in codice di “architetto”, la roba la definiscono “amica buona” e con l’espressione “progetto per un palazzo” intendono il viaggio per importare droga dall’Albania. La Guardia di finanza di Varese ha lavorato 4 anni all’operazione Malesor (montanaro in albanese). Il primo assaggio arrivò l’undici novembre del 2011, in un garage di Malnate, dove le fiamme gialle trovarono un furgone con 500 chili di marijuana. Si parlò di sequestro eccezionale ma c’era anche altro: l’enorme giro di stupefacenti che una banda, gestita da albanesi, stava importando da anni dall’Olanda e probabilmente anche dal Montenegro. Il tutto andava avanti almeno dal 2005, anno in cui un collaboratore di giustizia italiano, ex corriere della droga, ha raccontato di aver effettuato il primo viaggio ad Amsterdam, trasportando 10 chili di cocaina con una Jaguar. L’uomo ha consegnato a dei complici la vettura, modificata con un doppiofondo, per fare poi ritorno a Cadegliano Viconago colmo di droga.

(nella foto, la scoperta del box con un furgone colmo di droga, a Malnate, nel complesso Malnate 2000, nel 2011)

I CAPI
Due albanesi, Leonard Smakaj 35 anni e Teofil Daniel Popa 39 anni (già in carcere a Opera) avevano il controllo del traffico.
Quest’ultimo è anche imprenditore edile. Nella sua abitazione di Cadegliano, arrivava l’auto con il carico di cocaina o di marijuana. Il pentito italiano ha effettuato almeno 15 viaggi ad Amsterdam e ha raccontato di aver assistito ad alcuni summit di albanesi e italiani in un bar di Induno Olona, dove venivano pianificati i traffici. Le macchine con i doppifondi venivano preparate da un meccanico di quella zona, amico degli arrestati. Smakaj progettava in qualche caso dei viaggi di lavoro in una cittadina tedesca al confine con l’Olanda, a Grefrath, dove in un centro benessere avvenivano le trattative. Il corriere riceveva 3mila euro per i suoi viaggi; in qualche caso gli veniva consegnato, come pagamento, un carico di marijuana, che subito rivendeva a un altro sodale italiano. La droga leggera di risulta, era spesso destinata in Svizzera: in due casi fu scambiata a Melide, e fruttò fino a 7mila euro.

(nella foto, una parte delle due tonnellate di stupefacente sequestrato nell’indagine)

E’ impressionante, però, la ramificazione che raggiungeva questa organizzazione. Il pentito racconta che spesso si fermava a Varese per la pulitura della macchina, ma anche che a volte proseguiva per Prato, Bologna o Roma, dove veniva smerciato, in grande quantità, il carico preso in Olanda. Come se le grandi città chiedessero proprio a Varese, la droga per la vendita al dettaglio. E’ durante uno di questi trasporti, a Calenzano (Firenze), che il corriere viene arrestato con 10 chili, nel marzo del 2010. Ma quando si è in affari, c’è sempre qualche litigio. Il corriere italiano aveva in precedenza litigato con Popa e Smakaj, perché gli avevano imputato un ammanco di droga e per punizione gli avevano pagato solo 2mila euro dei 3mila promessi. La banda di Cadegliano era connessa con altri soggetti albanesi di Milano, i fratelli Edmund e Dmirti Marku e Ditmar Vucaj. Il maxi sequestro di Malnate del 2011 portò Smakaj e Popa in galera, ma anche ad Amsterdam la polizia olandese smantellò l’appartamento di via Leeuwendalersweg. I 36 arrestati di oggi completano il quadro: sono tutti senza soldi, ma in realtà hanno case, conti correnti e macchine veloci a Varese. E la guardia di finanza li ha trovati.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 01 Ottobre 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.