La Finanza scopre 10 lavoratori in nero
Passati al setaccio diversi esercizi che non ottemperavano alle norme sui requisiti previdenziali. "Concorrenza drogata dalle inadempienze"
Non solo mancati contributi previdenziali, ma pure una considerazione di fondo persante come un macigno: pagare in nero turba anche il mercato perché chi commette queste irregolarità può stare nel regime di libera concorrenza con prezzi più bassi. E’ questo uno degli effetti di fondo, ma non meno gravi, riscontrati dalle Fiamme gialle di Varese che hanno chiuuso una serie di controlli che hanno poertato alla scoperta di 10 lavoratori sconosciuti per Inps e fisco.
Qualche giorno fa i reparti della Guardia di Finanza dislocati sul territorio della Provincia hanno eseguito una serie coordinata di interventi a contrasto del fenomeno del “lavoro nero”.
Il piano, svolto nell’arco di un’intera giornata, ha interessato 12 aziende, delle quali ben 5 avevano alle dipendenze lavoratori in nero. Si tratta un totale di 10 lavoratori irregolari, dei quali 2 di origine extracomunitaria. Nel corso dei controlli non sono stati individuati lavoratori non in regola con le norme sul soggiorno.
I controlli statti indirizzati nei confronti di varie tipologie di attività: bar, ristoranti, officine meccaniche, call center, negozi di alimentari e di abbigliamento, pasticcerie.
Svariate le violazioni riscontrate, dall’omessa od irregolare istituzione del Libro Unico lavoro all’omessa comunicazione di assunzione (con i relativi adempimenti). Si tratta di formalità che, se pure possono a prima vista apparire come un costo ed un inutile fardello di burocrazia, consentono di garantire al lavoratore una “storia lavorativa”, e di conseguenza, una posizione pensionistica adeguata nel momento in cui lascerà il lavoro. Oltre a garantire, ovviamente, il corretto versamento dei contributi agli enti previdenziali. "Non da ultimo bisogna anche considerare – spiegano i finanzieri – che quegli imprenditori che colpevolmente omettono di regolarizzare i propri dipendenti, di fatto distorcono anche il mercato, potendo permettersi di offrire prezzi e tariffe più vantaggiosi rispetto ai loro concorrenti che rispettano tutti gli adempimenti fiscali e previdenziali".
Interessante un caso, in cui dal controllo non sono emerse irregolarità: tuttavia, all’interno dell’esercizio, sono stati individuati due cittadini extracomunitari già destinatari di
provvedimenti di espulsione non eseguiti. Automatica la conseguenza: denuncia all’Autorità Giudiziaria, segnalazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza e nuovo provvedimento di espulsione.
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