La palestra di via Sanvito riaprirà, tra qualche mese
Rassicurazioni per clienti e dipendenti da parte di chi sta gestendo la transizione tra vecchia e nuova gestione. Con le scuse per la mancata comunicazione e nuovi progetti ambiziosi. Basterà a placare gli animi?
La palestra riaprirà, nessuno è scappato, ci sarà un nuovo progetto più ampio e più professionale. Sono questi i punti cardine che gli incaricati della società che gestisce il Wap, il centro fitness e benessere di via Sanvito a Varese, vogliono rendere pubblici. Con le scuse per la mancata comunicazione relativa alla chiusura prolungata dopo lo stop estivo causa manutenzione di piscine e Spa: le porte del centro non si sono infatti riaperte dopo la chiusura dal 7 al 20 luglio, creando scompiglio e sollevando proteste nei tanti clienti del club, circa 1400 soci, tra chi ha sottoscritto abbonamenti annuali e quadrimestrali.
Il Wap riaprirà, assicurano (anche tramite un nuovo cartello comparso sulla porta d’ingresso), ma ci vorrà un po’ di tempo, circa 2/3 mesi: non si chiamerà più così, sarà una nuova società a gestirlo (ancora da definire la struttura che subentrerà) e avrà un’offerta ancora più ampia per il pubblico. Nel progetto infatti c’è l’apertura di un centro medico di riabilitazione, spazio per l’estetica, migliorie tecniche e staff specializzato e professionale in ogni ambito. Un piano ambizioso. Per i clienti sarà garantita la validità degli abbonamenti in essere: alla riapertura del nuovo club, chi ha già pagato non dovrà sborsare un euro in più e il periodo di chiusura non preventivato verrà restituito con il prolungamento dell’abbonamento. Per i dipendenti, circa una trentina di persone tra istruttori, bagnini, manutentori, personal trainer e assistenti, c’è la promessa della garanzia del posto di lavoro dopo la valutazione del nuovo staff dirigenziale: verrà data la priorità a chi è già sotto contratto con l’attuale dirigenza, in sostanza.
Servirà aspettare qualche mese, presumibilmente verso ottobre la palestra e il centro benessere riapriranno, stando alle promesse di chi sta gestendo la transizione tra vecchia e nuova gestione. Promesse che dovrebbero tranquillizzare i numerosi clienti inferociti per l’improvvisa chiusura, tanti dei quali già minacciavano azioni legali e ricorsi alle associazioni dei consumatori. Vedremo se le rassicurazioni basteranno per placare gli animi.
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