La protesta degli studenti ha sfilato anche sotto la pioggia
Il presidente Monti bersagliato dai cori. Più volte durante la manifestazione si è fatto cenno all’estraneità partitica e politica dei partecipanti, con qualche polemica
La mattinata di protesta degli studenti varesini non è stata fermata dalla pioggia. Dopo i primi momenti, quando i giovani si sono accalcati sotto i portici che si affacciano su piazza Podestà, Il corteo si è organizzato e qualche centinaio di studenti sono partiti lungo il percorso concordato per la manifestazione di protesta contro i tagli alla scuola.
Sotto la pioggia, implacabile, ha sfilato una marea di ombrelli colorati che ha attraversato via Sacco, via XXV Aprile, la via delle scuole, proseguendo fino alla rotonda di fronte a Villa Recalcati, sede della Provincia e della prefettura.
Il corteo, guidato dallo striscione di Avanguardia studentesca, si è fermato più volte lungo il percorso, in particolare davanti alle scuole di via XXV aprile per esortare altri studenti ad unirsi alla protesta, e più a lungo di fronte alla rotonda di piazza Libertà. Qui gli studenti si sono schierati a semicerchio e hanno sventolato striscioni e inneggiato cori contro il Governo.
Il presidente del Consiglio Mario Monti è stato quello più preso di mira, seguito a ruota dai ministri Profumo e Fornero, bersagliati di cori, spesso anche molto forti.
La rabbia degli studenti si è concentrata in particolare sui tagli alla scuola pubblica e i finanziamenti concessi alle scuole private.
Più volte durante il corteo si è fatto cenno all’estraneità partitica e politica di chi partecipava alla protesta, con qualche polemica.
La neutralità politica era un elemento del quale gli studenti hanno molto dibattuto nei giorni scorsi. La protesta odierna, infatti, era nata inizialmente spaccata in due movimenti: da una parte gli studenti di Avanguardia Studentesca, movimento di destra, e dall’altra una componente di studenti molto eterogenea e difficilmente catalogabile, nata in queste settimane di proteste, scioperi bianchi e dibattiti su Facebook.
Entrambi avevano fatto richiesta per i permessi necessari alla manifestazione ma Avanguardia Studentesca era stato il primo movimento a regolarizzare il corteo. Così nei giorni scorsi gli studenti hanno concordato di confluire in una manifestazione comune, con la clausola di eliminare ogni simbolo che potesse riferirsi a schieramenti politici di qualsiasi genere. E così è stato, anche se il fatto che il movimento di destra abbia preso la testa e la guida della manifestazione ha sollevato qualche polemica tra gli studenti e alcuni l’hanno abbandonata a metà strada.
Loro però si difendono e sottolineano il successo della manifestazione: «nonostante la pioggia oggi eravamo in tantissimi a protestare – spiega Manuel dal movimento -. Come concordato nessuno ha portato in piazza bandiere politiche: c’erano solo le bandiere dell’Italia. Per questo respingiamo ogni polemica. Abbiamo coinvolto e invitato ogni tipo di studente proprio per far capire che questa non è una protesta di parte».
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