La stazione di Gazzada è ancora incompiuta

Come nelle altre stazioni della linea, di lavoro da fare ce n'è ancora, a partire dal parcheggio per pendolari, che passerà al Comune. Tra grate nuove ovunque e un futuro da pensare per gli edifici

Una stazione frequentata, con grate in acciaio ovunque, nuovi ascensori, ma ancora priva di parcheggi decenti per i pendolari. È il risultato dei lunghi lavori di adeguamento della stazione di Gazzada-Schianno-Morazzone, i cui cantieri si sono aperti ormai due estati fa e i cui tempi – come per le altre stazioni – non paiono ancora certi, neppure ai sindaci. A Gazzada si è lavorato molto: RFI ha rifatto pochi anni fa e poi prontamente eliminato un passaggio a livello (con un misterioso doppio lavoro), è stata eliminata la vecchia cabina del capostazione (con l’automatizzazione degli impianti) e sono stati posati decine di metri di nuove recinzioni protettive. Eppure i problemi aperti rimangono.

L’edificio della stazione
Oggi la stazione – intesa come edificio – non offre certo un bello spettacolo, con la sala d’aspetto ricoperta di scritte e con servizi minimi, piuttosto malridotta anche all’esterno (è stato richiuso alla bell’e meglio anche il varco che un tempo ospitava la cabina del capostazione). È un capitolo importante: «La vecchia stazione verrà ceduta in parte al Comune» spiega il sindaco Cristina Bertuletti. Quale sarà la destinazione? «Per il momento non abbiamo niente di concreto» ammette il sindaco, che vede opportunità ma anche rischi: «È uno spazio in più da utilizzare, d’altro lato dovremo garantire sistemazione e manutenzione (sala d’aspetto). Sono tutti aspetti che andranno definiti nel tempo, per evitare oneri futuri al Comune». È un problema riscontrato anche altrove, su cui evidentemente la politica accusa qualche ritardo da colmare, pena il rischio di vedere gli edifici deteriorarsi nel tempo.

Il parcheggio per i pendolari
È forse la vera nota dolente, la più significativa, per la stazione di Gazzada-Schianno-Morazzone, che – come altri casi, vedi Cavaria-Oggiona-Jerago – porta fin nell’intestazione la vocazione a servire più paesi. Oggi i pendolari parcheggiano in un piazzale scomodo, pieno di buche destinate a trasformarsi con la pioggia in enormi pozzanghere da circumnavigare: non è solo una questione di numero di posti auto (anche a Cavaria i posti sono limitati, ma lo spazio è almeno ordinato), quanto di dignità e sicurezza dello spazio. Puttosto deprimente è anche la tettoia per le biciclette, che ha visto anni migliori. Cambierà qualcosa in futuro? «Il parcheggio è di proprietà di Rfi, abbiamo pagato un affitto per l’uso. Dopo la fine dei lavori, verrà riqualificato, sarà mantenuta la proprietà RFI, ma sarà affidato in comodato gratuito al Comune di Gazzada, diciamo da qui a un anno».  Le risorse per completare la sistemazione dei dintorni dovrebbero venire dalle compensazioni di Pedemontana.
Mentre il Comune attende il completamento dei lavori, non si può fare a meno di notare che la vera e propria mania di RFI per le recinzioni delle stazioni ha colpito anche qui, con decine di metri di grate metalliche a circondare le banchine: dal parcheggio i treni sarebbero a due passi, ma si è costretti a "risalire" (evitate le pozzanghere, nei giorni di pioggia) fino all’edificio stazione, dove si trova il primo "varco" per accedere alla banchina. Da notare che anche l’edificio di servizio che ospita gli impianti tecnologici è stato circondato di reti metalliche: peccato che poi – da un cancello dimenticato aperto da RFI – i vandali siano già entrati a dipingere il muro con banali tag.

I dintorni della stazione
Con la ridefinizione degli spazi di stazione, il Comune ricaverà alcuni posti auto in piazza don Stoppani, appena dietro le onnipresenti grate in acciaio. «È previsto anche il completamento recinzione su via Cremona», spiega ancora il sindaco.

Leggi anche: l’inchiesta stazioni di VareseNews

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 29 Ottobre 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.