“La Varese che vorrei”: 80 varesini illustri sognano la loro città

Il volume, curato graficamente da Charlotte Orsi Mazzucchelli e stampato presso la Grafica Essezeta, è stato presentato allo Spazio Lavit: 80 i contributori, rappresentanti delle istituzioni e della cultura

Hanno risposto in 80 all’appello di Alberto Lavit fotografo, artista e operatore culturale varesino che ha presentato nel suo Spazio Lavit  il volume "La Varese che vorreicurato graficamente da Charlotte Orsi Mazzucchelli e stampato presso la Grafica Essezeta ma da lui intensamente voluto. 

«Una operazione che nasce come forma d’amore e di omaggio per Varese», ha sottolineato Lavit: Il libro contiene testi, progetti, foto, schizzi, poesie, racconti di 80 personalità dell’ambiente culturale varesino stimolate dalla domanda: "che Varese vorrei?". Uno spunto di riflessione dal quale sono emerse idee dedicate alla città giardino e alla Provincia di Varese, in senso più ampio. Proposte di rinnovamento, di restauro, di abbellimento, di cambiamento, semplici sogni e grandi utopie.

«L’anima di questo libro è la cultura» ha sottolineato il giornalista Andrea Giacometti nel presentare la serata con al centro il libro "La Varese che vorrei" pensato e coordinato da Alberto Lavit e che contiene ottanta contributi diversi «La cultura è una delle cose più bistrattate a Varese, mentre dovrebbe essere un elemento centrale per la città. Nel libro ci sono posizioni molto diverse con idee della città viste da angolazioni diverse».

«La qualità espressa da questo libro è alta – ha commentato Giuseppe Armocida a conclusione dell’evento -. Varese è piccola graziosa accogliente sono alcuni degli aggettivi usati quando nacque la provincia nel 1927. Il panorama dei contributi è interessante ma poi che conclusioni si possano trarre. Molti parlano di cose che ci sono già state e alcuni di cose che non ci saranno mai. Forse dovremmo parlare dei varesini che vorremmo. Vorrei che tutto questo libro fosse apprezzato anche come qualità estetica e che circolasse non solo come Varese pensante».

Il progetto nasce anche con scopo benefico: l’utile ricavato dalla vendita del libro sarà infatti destinato ad un service sociale e ad uno culturale. Il volume è stato realizzato on il patrocinio di Lions Varese Host, dell’Associazione Culturale Parentesi ed il contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto.

Chi ha contribuito: 
Maurizio Ampollini
Giuseppe Armocida
Dino Azzalin
Stefania Barile
Debora Barnaba
Giovanni Beluffi
Lorenzo Benzi
Andrea Benzoni
Claudio Benzoni
Federico Bianchessi
Bambi Bianchi Lazzati
Gaetano Blaiotta
Riccardo Blumer
Roberto Bof
Fabio Bombaglio
Patrizia Bonacina
Arturo Bortoluzzi
Giacomo Brusa
Fabrizia Buzio Negri
Marco Caccianiga
Clara Castaldo
Ovidio Cazzola
Ettore Ceriani
Isidoro Cioffi
Andrea Ciotti
Maria Elena Danelli
Grazia Davoli
Lucia De Giorgi
Filippo De Sanctis
Claudio Del Frate
Luciano Del Grossi
Pasquale Diaferia
Jacopo Diaferia
Debora Ferrari
Rosalba Ferrero
Paolo Franzato
Cristina Gervasini
Carlo Ghezzi Morgalanti
Robertino Ghiringhelli
Andrea Giacometti
Marco Giovannelli
Massimo Giuntoli
Michele Graglia
Carlo Importuna
Mariarosa Lancini Costantini
Max Laudadio
Alberto Lavit
Carlo Lavit Nicora
Marco Lavit Nicora
Manuela Lozza
Veronica Mazzucchi
Carlo Meazza
Fulvio Miatello
Giovanna Monti
Silvio Monti
Marcello Morandini
Lorenzo Mortara
Raffaele Nurra
Laura Orlandi
Enrico Parravicini
Simone Patarini
Jacopo Pavesi
Anna Pedoja
Giorgio Presta
Silvio Raffo
Leandro Redaelli
Cinzia Regidore
Loris Ribolzi
Nicoletta Romano
Giulio Rossini
Sandro Sardella
Pier Francesco Seclì
Luca Sorrentino
Giuseppe Terziroli
Grazia Tomasotti
Raffaele Trezza
Salvatore Trovato
Marisa Turri
Fabio Vanerio
Valeria Villa
Nicola Zanardi
Ambrogina Zanzi
Carlo Zanzi
Luigi Zanzi
Paolo Zanzi

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Dicembre 2014
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