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“Ladri, ridateci le cose di Mattia e passate in pace questo Natale”

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18 Dicembre 2014

 Egregio Direttore,
Le scrivo per denunciare l’atto vile e deplorevole compiuto da qualche ladro, di cui purtroppo non si conosce l’identità, a casa di Mattia Ossuzio.
Il Suo quotidiano si è occupato tanto del caso e, come certamente ricorderà, Mattia ha lasciato tutti noi il giorno 17 novembre 2013 a seguito di un tragico incidente in auto.

La notizia mi è giunta da sua mamma che, rientrata in casa da poco, si è accorta di quanto avvenuto.
Ancora una volta mi stupisco di quanto grande possa essere la cattiveria umana. Credo che non ci siano altre parole per descrivere quanto accaduto. L’atto di rubare in casa d’altri è già di per se condannabile, ma quello che è successo oltrepassa ogni limite.
Tra i ricordi portati via da questa gente vi era il portafoglio vuoto di Mattia e un braccialetto con su una mucca regalato alla mamma Daniela in occasione del suo compleanno. Si tratta di ricordi con una forte connotazione simbolica e valoriale.
Con Mattia e per Mattia stiamo cercando di costruire una associazione, per tenerne vivo il ricordo e, soprattutto, per coinvolgerci uno con l’altro e sentirlo ancora qui, vicino a noi, come se non se ne fosse mai andato.
Questi ladri hanno sbagliato casa e anche mestiere.

Mi sento a questo proposito di esortarli a riconsegnare gli oggetti rubati, che non riportano tanto valore economico quanto l’importanza che ha per noi di saperli nuovamente al loro posto tra le cose di Mattia.  La nostra non è una richiesta impossibile, è ovvio che sarebbe fantastico riaverlo tra noi, ma tornare indietro nel tempo non è possibile al giorno d’oggi. Mentre invece scusarsi e riconsegnare le sue cose è più che realizzabile e dimostrerebbe anche un minimo di comprensione da parte di chi ha compiuto l’atto.

Nella speranza che Vogliate rendere pubblica questa lettera Vi ringrazio e auguro buone feste anche a chi vive la propria vita in funzione di quanto illegalmente possa ricavare dagli altri. Sopravvivere alle tasse e alla disoccupazione in un Paese alla deriva è difficile. Ma ciò non giustifica un atto così vile. Ridateci le cose di Mattia e passate in pace questo Natale.
Cordiali saluti,

Erika Bonassoli

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