Lavena Tresiana contro Olimpia, derby senza esclusione di colpi

La partita non si gioca in campo ma in tribunale, tutto per il bando di gara per la gestione del campo sportivo comunale: ha vinto l'Olimpia, ma la Tresiana ha fatto ricorso e il tribunale ha sospeso tutto

Derby senza quartiere a Lavena Ponte Tresa. Protagoniste la Lavena Tresiana e l’Olimpia, le due società attive nel paese di 6 mila anime in riva al lago di Lugano. Il Comune a luglio ha aperto un bando di gara per la gestione del centro sportivo (due campi a 11, uno a sette, spogliatoi e un’ampio spazio multiattività, tutto di proprietà dell’amministrazione comunale): alla gara hanno partecipato le due società, l’Olimpia ha vinto, ma la Tresiana (che per una quarantina d’anni ha gestito il campo, fino a due anni fa) ha fatto ricorso al Tar che ha bloccato l’esito del bando, rinviando tutto al 24 settembre, quando si riunirà il tribunale amministrativo regionale. Il risultato è che il campo è tornato in capo al Comune, che ha dovuto in fretta e furia riprendere in mano la gestione dell’ordinario, con ovvi ritardi e disagi per gli atleti, soprattutto per quelli del settore giovanile (40 circa della Tresiana e una 90ina dell’Olimpia), costretti gioco forza a rinunciare agli allenamenti almeno finchè i lavori di messa in sicurezza saranno ultimati.

Il primo cittadino Pietro Roncoroni allarga le braccia: «Il Comune da 40 anni garantisce a tutti la possibilità di fare sport e lo farà ancora – spiega -. C’è questo problema e dobbiamo attendere la decisione del Tar. Volevamo che una delle due società gestisse il campo, visto che non riescono a mettersi d’accordo altrimenti. La struttura è ampia e bella e va gestita: per ora abbiamo garantito la possibilità di giocare alle prime squadre in campionato, per i bambini c’è da attendere un po’ di più, ma non è il caso di pensare di andarsene o cercare asilo in Svizzera o nei Comuni vicini. A Lavena Ponte Tresa si potrà giocare a calcio, lo garantisce l’amministrazione comunale». La situazione si è fatta complessa a cascata anche per le altre realtà che gravitano intorno al centro sportivo di via Rapetti, come le due squadre, maschile e femminile, della Real Tresiana, squadra del Csi: «Siamo costretti a elemosinare ospitalità altrove – spiega Pietro Muraca, allenatore della Real Tresiana e assessore in Comune -. Tutto perchè non si riesce a trovare un accordo. Dobbiamo dire grazie ai ragazzi della Virtus Marchirolo che ci ospitano a Cugliate per gli allenamenti, speriamo che la situazione si risolva in fretta».

Fino all’anno scorso il settore giovanile dell’Olimpia, la più giovane delle due società (è nata nel 2002), ma anche quella nella categoria più alta (la Promozione, mentre la Tresiana è in Seconda Categoria), erano "costretti" ad andare a giocare a Monteggio in Svizzera o a Cremenaga. Proprio nel Comune vicino ci sono rimasti male per come sono andate le cose e adesso aspettano la soluzione dell’inghippo: «L’anno scorso avevamo stipulato un accordo con l’Olimpia per portare qui il loro settore giovanile – spiega il sindaco Domenico Rigazzi -. Gli garantivamo l’uso della struttura in cambio del pagamento delle utenze, ma non lo abbiamo fatto per soldi, ma per l’utilità che intravediamo in questo servizio per la comunità: giocano anche dei ragazzi di Cremenaga e ci faceva piacere che potessero avere uno spazio. Poi però ci hanno “scaricati” questa estate, senza preavviso. Adesso sono tornati alla carica visti i problemi col campo di Lavena Ponte Tresa per un torneo che hanno già organizzato il 22 settembre con 24 squadre: daremo loro il campo, ma in cambio chiediamo un contributo per la nostra scuola materna, per comprare dei giochi. Per il nostro campo abbiamo ricevuto richieste anche dalla Lavena Tresiana: decideremo il da farsi».

«Abbiamo partecipato al bando e abbiamo vinto – spiega Vincenzo Rinaldi, socio fondatore dell’Olimpia -. Aspettiamo le decisioni del Tar, senza voler fare polemiche di nessun tipo. Ringraziamo il Comune per la disponibilità a garantire l’attività dei bambini. Noi il 3 e 4 settembre avevamo già cominciato a fare dei lavori alla struttura, poi è arrivata la sospensiva del Tar. È un peccato che non si riesca a trovare una soluzione per collaborare: noi abbiamo sempre la porta aperta, avevamo anche proposto alla Lavena Tresiana di fare un settore giovanile unico con un nome diverso per non scontentare nessuno, ma ci hanno detto no. Adesso siamo costretti a cambiare i programmi in corsa, creando disagi a tutti. Ringraziamo Cremenaga per la disponibilità ad ospitare il torneo di settembre e ci scusiamo con loro per le incomprensioni della scorsa estate». Il derby non si gioca sul campo, ma a carte bollate non si risparmiano colpi a nessuno.

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Pubblicato il 13 Settembre 2013
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