Le anatre salvate tornano a volare

Erano state sequestrate ad un cacciatore durante un controllo dalla polizia provinciale e dai volontari del Wwf di Pavia. Oggi le anatre selvatiche sono tornate a volare

Usate come esche vive. Era questa la loro unica finalità. Venti anatre selvatiche, tra cui alzavole, codoni, canapiglie e fischioni, dopo essere state sequestrate dalla Polizia provinciale e dalle guardie volontarie del Wwf di Pavia, sono tornate a volare. 
La loro nuova casa, per ora, sarà la palude Brabbia di Inarzo. Un’oasi Lipu in cui è vietato cacciare.
Altre 48 anatre stanno aspettando di poter essere liberate. Gli animali sequestrati sono infatti 68, tutti affidati Centro recupero Lipu “La Fagiana” di Pontevecchio di Magenta, subito dopo l’operazione condotta dalle forze dell’ordine, avvenuta sabato 13 dicembre. 

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La liberazione delle anatre nella palude Brabbia 4 di 11

«Gli altri animali – spiega Veronica Burresi del Lipu – sono ancora affidati alle cure dei nostri veterinari, ma presto verranno rimessi in libertà». Le anatre selvatiche erano costrette in cattività in una tesa, un appostamento per la caccia ai volatili, da un cacciatore che le usava come richiamo per attirare altri esemplari. Una pratica scorretta, oltre che immorale, per cui l’uomo ora dovrà pagare una sanzione salata. «Purtroppo, con la riforma dell’ordinamento sulle Province non sappiamo a chi verranno delegate le competenze in materia faunistica regolamentate dalla legge 157. Di conseguenza i centri faunistici come il nostro, dal primo gennaio prossimo potrebbero non avere più i fondi necessari per rispondere a questo genere di interventi». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Dicembre 2014
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