“Le Materne pubbliche sono in crisi e il comune aumenta i fondi alle private”

I Cobas intervengono sula questione della convenzione delle scuole dell'infanzia paritarie

Periodicamente esponenti della politica sollevano la questione dei costi eccessivi delle scuole pubbliche. La bandiera del “privato è bello” l’ha recentemente raccolta il consigliere comunale Galparoli, con le ripetute dichiarazioni agli organi di stampa che riguardano il futuro delle 4 scuole dell’infanzia comunali. Questa presa di posizione viene espressa in concetti sintetici volutamente a effetto:

Il Comune spende 2,5 milioni di Euro per 4 scuole pubbliche e con la stessa cifra sostiene le spese per 16 scuole private, gli asili privati sono più economici, il Comune sostiene per le 4 scuole comunali un costo annuo per ciascun bambino di 5.101,27 € contro un costo di 1.713,33 € per le 16 scuole private convenzionate ecc…
Sono messaggi ingannevoli perché se per fare questo paragone venissero considerati tutti i costi di funzionamento delle private (personale, spese di gestione, manutenzioni ecc.) scopriremmo sicuramente che il costo pro-capite non è poi così inferiore rispetto a quello delle scuole comunali.

Siamo inoltre di fronte a un approccio del tutto economicistico che non si pone minimamente nell’ottica di una valutazione della qualità del servizio pubblico, del ruolo del personale comunale e delle sue sorti in caso di privatizzazione.

Allora la domanda che viene spontanea è: se gli amministratori ritengono necessari tagli alle spese perché non individuano altre voci sulle quali intervenire, prima di toccare un settore socialmente importante e primario come l’istruzione? Ad esempio sui gettoni di presenza, sulle indennità di carica dei politici e dei nominati nei consigli di Amministrazione delle Società controllate, su consulenze e incarichi esterni?

Ma non è tutto: mentre in nome della “spending review” le scuole dell’infanzia comunali stanno già subendo drastici tagli (basti pensare alle difficoltà per le sostituzioni, che incidono negativamente sulla qualità del servizio) proprio lo stesso giorno in cui il consigliere Galparoli rilasciava le sue dichiarazioni veniva annunciata la firma della nuova convenzione con le 16 scuole private che… prevede un incremento del contributo comunale di 136.000 Euro!

Le politiche di tagli alla scuola pubblica e di finanziamento a quella privata tradiscono l’articolo 33 della Costituzione nel suo spirito autentico, dove stabilisce che: “La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione e istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.

Per i primi di settembre è stata annunciata una riunione della Commissione consiliare “Servizi Educativi e Famiglia” dedicata esclusivamente a questo argomento.

Noi ci saremo, per difendere la scuola pubblica come bene comune, per difendere un servizio eccellente, un’esperienza pluriennale messa al servizio delle famiglie, il posto di lavoro delle lavoratrici comunali e, non ultima, la dignità del loro lavoro.

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Pubblicato il 11 Settembre 2013
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