Accoltellato mentre balla con la moglie

L'aggressore arrestato poco dopo i fatti. L'arma trovata nella notte. Il ferito è stato operato nella notte e gli è stato asportato un rene lesionato da una coltellata

Doveva essere una festa, invece, per i cittadini del comune di Cuvio quella di ieri sera, venerdì 1 agosto, è stata una serata di sangue. Al Parco “Litta” di via Vittorio Veneto, dove si festeggiava il “Tris d’Estate”, la festa si è trasformata in dramma: verso le 23.45, mentre era ancora nel vivo la serata danzante, un uomo di 57 anni ha accoltellato il suo vicino di casa trentanovenne mentre quest’ultimo ballava con la moglie e i figli di 7 e 12 anni in mezzo alla pista. Alle radici del gesto, l’odio generato da rapporti di vicinato da tempo compromessi. L’aggressore si è avvicinato al rivale, ferendolo da dietro con quattro coltellate, la prima all’altezza del rene e altre tre alla coscia sinistra, all’addome ed al torace, colpi sferrati mentre il ferito si accasciava al suolo.

Un’aggressione fulminea e potenzialmente mortale. Dopo aver colpito, il 57enne si è allontanato tra lo stupore generale delle persone che stavano ballando, molte delle quali conoscevano i due protagonisti dell’episodio e le divergenze in essere da tempo. Sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Luino e i soccorsi: i sanitari hanno trovato il ferito in una pozza di sangue, lo hanno medicato e stabilizzato per poi portarlo d’urgenza in ospedale a Varese, dove è stato operato per tutta la notte. I medici hanno dovuto asportargli il rene danneggiato dal primo fendente e lo hanno ricoverato in rianimazione in coma farmacologico: le sue condizioni sono giudicate gravi. I militari, dopo aver sentito i tanti cittadini presenti, tutti testimoni dell’aggressione, si sono mossi per rintracciaare il responsabile e l’arma del delitto.

L’uomo è stato trovato dopo pochi minuti poco distante dalla sua abitazione, all’interno di una zona boschiva: per lui sono scattate le manette. Poco lontano dall’area feste è stato anche trovato il coltello usato per ferire, un’arma dotata di una lama di 33 centimetri, rinvenuta in un cespuglio.

Come detto vittima e aggressore sono vicini di casa. I rapporti tra loro sono compromessi da anni, con vari episodi nel tempo sfociati in querele e denunce reciproche, fino all’ultimo episodio di ieri pomeriggio, quando i due hanno avuto un battibecco generato per un portone chiuso con troppa veemenza, seguito dal tragico episodio della serata. L’aggressore è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e portato in carcere a Varese.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Agosto 2014
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