Maggiore, Monate, Ghirla o Ceresio: ecco le spiagge balneabili

Sono una trentina le spiagge promosse dai controlli dell'Asl. Acqua in genere eccellenti, tranne Brebbia che riceve il disco verde ma con voti sufficienti. Sul Ceresio ancora bocciato Porto Ceresio

Ventidue spiagge sul Maggiore, due sul Ceresio, tutto il lago di Monate e Ghirla. La provincia di Varese si fa trovare preparata per l’estate dei suoi residenti. I ripetuti campionamenti effettuati dall’Azienda sanitaria in 39 diverse località dal febbraio scorso descrivono una situazione positiva dei nostri specchi d’acqua. Anche il fiume Ticino ha superato l’esame al Circolo sestese, dopo il voto negativo dello scorso anno dovuto a una piena anomala per le piogge che ne aveva alterato i valori. Nella rosa dei promossi si trova anche Brebbia al lido Sabbie D’Oro. 

Promosse a pieni voti sono: sul Maggiore
Angera – Lido Noce, Brezzo di Bedero, Germignaga – Boschettino, Castelveccana – 5 Arcate e Lido II, Ispra – Euratom e Fornaci, Levano Mombello –  Cerro e Ceresolo, Leggiuno –  Arolo e Reno, Luino – Lido Serenelle ( acqua buona),  Maccagno –  Lido e Ronco delle Monache, Monvalle – Guree, Tronzano – Lido Windsurf, Pino – Lido di Zenna, Ranco, Caravalle e Molo, Portovaltravaglia – Lido Valtravaglia, Sesto Calende – Lisanza. Promosso ma con voti appena sufficienti Brebbia Lido Sabbie D’Oro. 
Sul lago di Monate: Cadrezzate – lido di via al Lago, Comabbio, Campeggio di Comabbio, Travedona Monate, via Marcobi e Osmate spiaggia di Osmate.
sul lago Ceresio: Brusimpiano _ Montelago e Lavena Ponte Tresasa Lido
sul lago di Ghirla : Valganna
sul fiume Ticino: Sesto Calende Circolo sestese

L’Asl di Varese, da due anni, ha innovato profondamente l’organizzazione del lavoro sul fronte del controllo della salute pubblica. In dotazione c’è anche un particolare microscopio con cui si analizza la pericolosità delle alghe che ciclicamente si presentano in superficie. 

In generale, la situazione dal punto di vista microbiologico è ottimale e ciò è confermato dalle numerose spiagge eccellenti che risultano sul sito. Solo Porto Ceresio prosegue nella sua difficile gestione della costa a causa di un inquinamento che ancora impedisce di stabilizzare il giudizio.

Nei giorni scorsi, sono state inviate ai singoli comuni le comunicazioni sulla balneabilità o meno delle spiagge. Allegata all’informativa anche la segnaletica da esporre per permettere ai bagnanti di avere chiara la situazione.

Chi è alla ricerca di una spiaggia, però, può andare sul sito dell’Asl e trovare informazioni approfondite grazie a una cartina interattiva completa di indicazioni sull’andamento delle analisi.

 

Ogni 15 giorni, la dottoressa Elena Tettamanzi, biologa dell’Asl, sale sull’imbarcazione messa a disposizione dalla Provincia per uscire sul Maggiore, prelevare campioni d’acqua, e verificare lo stato dell’acqua o la presenza di alghe: « È un obbligo che abbiamo verso il Ministero che risponde a una precisa direttiva europea. Saltare una verifica o una comunicazione vuol dire essere sanzionati da Bruxelles». Identici controlli vengono ripetuti in tutti i punti monitorati. 

Il direttore sanitario dell’Asl Stefano Taborelli pone l’accento sulla nuova e più complessa organizzazione del Dipartimento di Igiene e Sanità pubblica anche in vista dell’importante lavoro in programma il prossimo anno: « Nel 2015 saremo chiamati a dare il giudizio definitivo sullo stato delle nostre coste – spiega la dottoressa Tettamanzi – Dopo 4 anni di campionamenti si tireranno le conclusioni. Chi sarà fuori, per ribaltare il giudizio e ottenere la luce verde dovrà fare e dimostrare importanti opere innovative. La balneabilità, inoltre, sarà per fasce omogenee, e comprenderanno anche zone limitrofe che dimostreranno di avere analoghe caratteristiche».

Per i laghi di Varese o Comabbio, quindi, si profila la definitiva bocciatura: « Il problema in questi due laghi non sono i batteri ma le alghe tossiche. Ci sono stati anni di inquinamento che hanno costituito un ambiente favorevole alla fioritura abbondante di queste alghe» spiega la biologa supportata dal dottor Paolo Bulgheroni che indica i principali problemi medici: « Nuotare in acqua infestate da queste fioriture può provocare dermatiti, congiuntiviti, problemi gastrointestinali o respiratori. Gli effetti dipendono da diversi fattori: la quantità di alghe, la propria disposizione, il tempo del contatto».

Tra gli elementi indagati dall’Asl, però, non solo le acqua ma anche le spiagge: quelle promosse devono avere anche luoghi di accesso adeguati a mantenere il livello qualitativo dell’acqua come cestini, servizi igienici, chioschi. 

Sole e caldo: l’estate può avere inizio!

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Giugno 2014
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