Medici in Sierra Leone: “Aiutateci a gestire l’emergenza”

Il 15 novembre ci sarà una serata di raccolta fondi per il Cuamm Medici per l'Africa. Serviranno ad aiutare gli operatori impegnati nell'ospedale di Pujehun, distretto al confine con la Liberia


Foto tratte dal sito di Cuamm

Il 15 novembre ci sarà una serata per raccogliere fondi. Andrammo all’ospedale di Pujehun che si trova al confine tra Sierra Leone e Liberia. Una zona rurale dove si sono registrati i primi casi di Ebola. Poi, grazie anche alla natura agreste della zona dove ci sono pochi movimenti, ora ridotti praticamente a zero, i casi di malattia sono ridotti: una cinquantina contro gli 800 del vicino ospedale di Kenema. A gestire l’ospedale a cui andranno i fondi raccolti è Cuamm, medici per l’Africa, un’associazione di volontari che ha sede anche a Varese: « Da anni ci occupiamo di Africa – spiega il presidente della sezione varesina Dino Azzalin – il continente è colpito da numerose malattie endemiche e il bisogno di assistenza è elevatissimo. Ora ci troviamo a gestire un’emergenza, un contagio che ha già mietuto centinaia vittime anni fa in Zaire». Dino Azzalin è in partenza: non andrà nei paesi a rischio. La sua missione è in Eritrea dove c’è un ospedale che offre assistenza alle donne partorienti e ai bambini.

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Nell’ospedale di Cuamm in Sierra Leone 4 di 13

In tutto, Cuamm gestisce 15 ospedale in Africa impiegando 150 persone tra medici, infermieri, tecnici e amministrativi. Di ritorno dalla Sierra Leone è il direttore Don Dante Carraro: « In questo momento il Governo ci chiede di aumentare la nostra assistenza. Noi abbiamo un ospedale in Sierra Leone con circa 80 posti letto e un’area di  isolamento dove ricoveriamo i casi sospetti. Siamo attrezzati per fare gli esami di controllo, ma poi li inviamo a Kenema dove esiste una struttura dedicata ai malati del virus Ebola. Il trasporto del paziente avviene a bordo di un’ambulanza dedicata che permette un minimo di garanzia per i trasportatori adeguatamente “scafandri”. Se il paziente risulta negativo al virus, rientra nel nostro ospedale, altrimenti rimane a Kenema».

A Pujehun lavorano attualmente 5 sanitari italiani inviati da Cuamm : « Lavoriamo con personale locale che abbiamo addestrato. Siamo lì da anni, ci vogliono bene e si affidano a noi in questa situazione di emergenza. Oggi, il nostro problema principale è quello di andare ad assistere chi ha paura di venire in ospedale e rimane a casa, spesso morendo di parto o di altre malattie. Abbiamo bisogno di una macchina per poterci muovere in questo distretto di 350.000 persone per andare a cercare i parenti di chi ha contratto la malattia e metterli in isolamento. La zona più delicata è a Zimmi, al di là del fiume: qui non c’era nulla e le prime due vittime sono rimaste morte abbandonate in strada con conseguenze devastanti. Oggi, abbiamo aperto un’unità di isolamento. Ma il Governo ci chiede di fare di più: ecco perché abbiamo bisogno di aiuti. C’è bisogno di protezioni, equipaggiamenti per poter assistere i malati. Abbiamo bisogno di materiale di costruzione per adeguare il nostro ospedale alle nuove necessità, abbiamo bisogno di costruire nuovi centri di assistenza in questo distretto molto esteso. Abbiamo bisogno di cibo perché la gente non si muove più, al mercato non arrivano i generi alimentari e quelli che trovi ha prezzi altissimi».

Don Dante ha la voce calma di chi è abituato a gestire l’emergenza. Ebola, però, fa paura: «Siamo preoccupati: la situazione è drammatica e, fino a oggi, l’abbiamo gestita completamente da soli. Spero che la cooperazione internazionale si muova al più presto».

Chi volesse contribuire:

Con 10 euro assicuri materiale informativo e di sensibilizzazione alla popolazione locale

Con 20 euro garantisci il trasferimento del paziente sospetto dalle unità periferiche all’ospedale

Con 30 euro copri i costi di analisi e test di controllo

Con 100 euro assicuri i kit completi di protezione individuale: guanti, occhiali, camice, maschera, copri scarpe o stivali, copricapo

Causale Emergenza Ebola c/c postale 17101353 intestato a Medici con l’Africa Cuamm 
IBAN: IT 91H0501812101000000 107890 per bonifico bancario presso Banca Popolare Etica, PD 

Sul sito: www.mediciconlafrica.org

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Ottobre 2014
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