Miogni verso la chiusura? Detenuti e dipendenti nell’incertezza

Il provveditore regionale Aldo Fabozzi dichiara il carcere "inidoneo" e propone la chiusura della struttura e il "trasloco" a Busto, dove i lavori di ampliamento non sono ancora iniziati

Non è esattamente un mistero il fatto che il carcere di Varese sia ormai una struttura inadatta al suo scopo. Basta pensare al fatto che è stato dichiarato "dismesso" nel 2001. Ma le voci che si sono diffuse ieri sulla sua definitiva chiusura hanno comunque allarmato sia le persone detenute che i dipendenti della struttura situata nel centro di Varese. 
Il provveditore regionale Aldo Fabozzi ha infatti dichiarato "inidonea" la struttura e presentato una proposta per chiudere definitivamente i Miogni e trasferire i detenuti nella Casa Circondariale di Busto Arsizio. Nel frattempo quest’ultima risulta perà una delle strutture più sovraffollate d’Italia, data anche la sua vicinanza a Malpensa. Per questo, in vista di questo ipotetico cambiamento, bisognerebbe prima completare l’ampliamento della struttura bustocca già previsto, ma non ancora iniziato
Ovvio quindi che, anche di fronte all’accogliemento della proposta di Fabozzi, i tempi non sono strettissimi. Fra le mura del carcere di Varese l’"allarme" però è già partito. Ad essere preoccupati sono gli agenti di Polizia Penitenziaria che hanno dato il via anche a una raccolta firme in tribunale contro la chiusura. Ma c’è grande agitazione anche fra le persone detenute, soprattutto per coloro che risiedono a Varese o vicino: ovviamente per loro un trasferimento vorrebbe dire più difficoltà ad incontrare le famiglie

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Marzo 2013
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