Pasqua pazzerella: tenete l’ombrello, la giacca a vento e la maglietta

Sarà una Pasqua altamente variabile quella che ci aspetta: secondo le indicazioni del Centro Geofisico Prealpino il prossimo weekend festivo ci costringerà a tenere sottomano un po’ di tutto

Sarà una Pasqua tipicamente primaverile – cioè altamente variabile – quella che ci aspetta: secondo le indicazioni del Centro Geofisico Prealpino il prossimo weekend festivo ci costringerà a tenere sottomano un po’ di tutto, dall’ombrello alla maglietta, dalla giacca a vento alla camicia. 

La giornata di venerdì santo, primo assaggio delle festività pasquali, vedrà infatti primi rannuvolamenti: in serata le nuvole diventeranno sempre più intense e si trasformeranno probabilmente in piogge notturne.

Sabato, vigilia di Pasqua, sarà probabilmente la giornata peggiore: non solo sarà per tutta la giornata molto nuvoloso, con piogge intermittenti e scrosci più abbondanti, ma sarà anche il momento più freddo di questa curiosa settimana. Sono infatti previste temperature massime di 10-12 gradi: praticamente 6 – 8 gradi in meno della media dei giorni precedenti, quando siamo arrivati a toccare i 18 gradi.

Dopo un tale trattamento, la Pasqua ci sembrerà molto migliore: innanzitutto, perché se abbiamo qualche probabilità di vedere un’occhiata di sole, questo succederà nella mattinata del 20 aprile. Poi perché le temperature si rialzeranno un poco, fino ad arrivare al massimo a 15-16 gradi: il che significa ritornare alle temperature massime di oggi, venerdì. Le nuvole torneranno a intensificarsi nel pomeriggio, fino a ridiventare pioggia: può capitare nel pomeriggio stesso oppure in serata. L’importante è che questo peggioramento durerà per tutta la giornata di Pasquetta: che sarà grigia, con piogge intermittenti e temperature simili a quelle di Pasqua.

Se dovesse piovere a Pasqua, come previsto, per una volta tanto sarebbe confermato il detto “Sole sugli ulivi e acqua sui ciapp”, visto che alla domenica delle palme la giornata è stata soleggiata: «Storicamente, però, quel detto è assolutamente inattendibile – sottolinea Paolo Valisa – Spessissimo non corrisponde». Più importante invece è l’effetto della stagione in cui cade la Pasqua: «In generale le previsioni di Pasqua sono difficili perché il periodo primaverile è soggetto proprio a grande variabilità. E non si escludono nemmeno sorprese dell’ultimo minuto, proprio per la grande variabilità delle condizioni». Speriamo, per una volta, che le sorprese siano buone.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Aprile 2014
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