Piazza Repubblica, spunta un belvedere panoramico

Il vicesindaco Morello anticipa i contenuti dell'accordo di programma che sarà presentato in commissione venerdì, e che sarà firmato il prossimo 20 dicembre. Nasceranno tre nuove piazze

La nuova Piazza Repubblica andrà moltiplicata per tre. Il vicesindaco Mauro Morello anticipa che nascerà un quartiere con tre nuove piazze, e un belvedere panoramico sospeso sulla collina di Bosto, che sarà costruito al posto dell’attuale Collegio Sant’Ambrogio.  Morello ce ne ha parlato, a margine della giunta comunale. Venerdì il progetto sarà portato in commissione urbanistica.

(nella foto, questa mattina in giunta i due neoassessori, Mauro Morello, grandi opere, e Riccardo Santinon, lavori pubblici e ambiente)

Il 20 dicembre è in programma la firma dell’accordo di programma. I firmatari indosseranno dei caschetti da cantiere e sigleranno l’impegno all’interno della caserma Garibaldi. Una scelta scenografica ed evocativa. «E’ un progetto visionario – osserva Morello – e sarà un volano per l’intera città, attirerà attenzioni e investimenti».
Morello pare proprio crederci e racconta con trasporto che cosa accadrà: «L’accordo parte con uno stanziamento della regione di 20 milioni di euro, ma contiamo anche sui privati. La caserma sarà ristrutturata e vi sarà realizzata una biblioteca. L’edificio come lo vedete ora, sarà restaurato».

Come?
«La Garibaldi
non è uno stabile costruito a caso, è anzi l’unica costruzione che ha una sua proporzione precisa in quella piazza, crea un’armonia con l’ambiente circostante. Dal punto di vista visivo, migliorerà. Saranno aperti degli archi sulla piazza Repubblica. Sulla via Spinelli sarà realizzato uno spazio pedonale, eliminando l’attuale attraversamento delle macchine. I frequentatori della zona cambieranno, la nuova biblioteca e lo spazio culturale saranno a disposizione di tutti, giovani ed appassionati, si eleverà lo standard del quartiere».

Occupiamoci ora del lato opposto di piazza Repubblica, quello del teatro.
«Il vero concetto rivoluzionario, è che dall’attuale piazza Repubblica nasceranno, in sostanza, tre nuove piazze. La prima è quella che ho descritto – continua Morello – e che avrà un suo bando specifico, distinto dagli altri. Questa porzione di città è a vocazione pubblica. I soldi ci sono, dunque sarà la prima probabilmente a essere realizzata. Poi si passerà a immaginare la seconda porzione di piazza, quella che oggi è occupata dal teatro temporaneo. Il secondo bando di gara comprenderà sia il teatro che il collegio Sant’Ambrogio».

E che cosa accadrà?
«Il teatro e il Collegio Sant’Ambrogio saranno abbattuti. Realizzeremo il nuovo teatro stabile e dietro, dove adesso esiste un parcheggio, potremmo creare una seconda piazza, con dei contenuti che ancora saranno tutti da immaginare. C’è poi un’altra idea che io trovo rivoluzionaria. Nel concorso di idee, chiederemo che si lasci uno spazio in piazza repubblica per una tettoia che possa servire da mercato coperto. Un manufatto che vada a eliminare l’impatto visivo con l’edificio del centro commerciale Le corti, che oggi è un po’ disarmonico rispetto a un ritorno della caserma come edificio che dà senso al quartiere. Sarebbe un recupero del passato».

E la terza piazza dove sorgerà?
«Nascerà dalla trasformazione dell’attuale collegio Sant’Ambrogio. Non ci sono vincoli, lo abbatteremo completamente. Davanti al teatro stabile, dalla parte opposta della strada, sorgerà una nuova palazzina di tre piani con entrata sulla via. Al primo piano sarà collocata una sala polivalente dell’università dell’insubria da 300 posti, che sarà concessa in comodato d’uso sia al comune che alla provincia».

Dove costruirete il belvedere panoramico?
«Al piano superiore, prevediamo degli spazi per i privati, e al secondo piano invece gli uffici della Asl. Il tetto di questo edificio sarà alla stessa altezza di quello che diventerà, secondo le nostre idee, il nuovo belvedere di Bosto. Quì sorgerà la terza piazza – osserva il vicesindaco – sarà a più di dieci metri dal piano stradale di piazza Repubblica, e potrebbe diventare il balcone della città, con lo sfondo dei monti a disposizione di tutti i varesini, panchine, o altro che ancora va immaginato. Tutta questa zona, sarà costruita grazie ai privati, perché dovrebbe partire anche un project financing per assegnare la costruzione, dietro al belvedere, in posizione ancora più alta, di un altro palazzo privato, che in questo modo potrebbe contribuire alla spesa generale per ridisegnare tutta la zona».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Dicembre 2014
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