PS e ospedale: i problemi ci sono ancora

All'indomani della visita dell'assessore Mantovani, diversi operatori esprimono perplessità per un giudizio entusiasta che non rispecchia appieno il loro modo di vivere la quotidianità al Circolo


Un blitz o una visita ampiamente programmata? All’indomani dell’arrivo dell’assessore alla Sanità regionale Mario Mantovani, sono in molti ad avere l’amaro in bocca per una passerella che è servita più a fini propagandistici che a verificare situazioni reali.

La "mano di vernice" data ai 12 posti letto del pronto soccorso che hanno sostituito le barelle è stata "sovrastimata", si mormora in PS: dove un tempo c’erano gli studi medici per le visite, ora ci sono due studi più piccoli e due zone che accolgono 6 letti ciascuna dove, comunque, il livello alberghiero rimane sempre scarno. 

La sera prima dell’arrivo dell’Assessore, in alcuni reparti, è stato segnalato a Varesenews, sono stati riaperti i letti chiusi per il periodo estivo, così da accogliere il maggior numero di pazienti in attesa al pronto soccorso. Una mossa che ha indispettito anche alla luce delle difficoltà crescenti che hanno i settori chirurgici con le liste d’attesa chilometriche per i limiti dell’attività d’elezione, cioè programmata.

Nella pratica, il lavoro di miglioramento è iniziato ma presenta qualche criticità di rodaggio. Anche il reparto di raccordo "admission room" diretto dal professor Ageno deve perfezionare il meccanismo di presa in carico e smistamento nei diversi reparti.

La nuova era del pronto soccorso evidenzia piccoli segni nell’inversione di tendenza: «Ci sono giorni – assicurano dal reparto – in cui le barelle sono esaurite ed è anche capitato di dover trasferire in reparto un paziente con la sua barella per mancanza di posti letto ai piani».
Poi c’è la difficile condizione dei pazienti di oculistica che ogni sera e ogni mattina sono costretti a emigrare dal proprio reparto per l’impossibilità di trascorrervi la notte.

Attenti all’evolversi della situazione sono i sindacati: « Sappiamo che il PS è già andato in sofferenza nei giorni scorsi – commenta Francesco Tucci, segretario della Fials – è un reparto dove ci possono essere picchi di attività improvvisi che intervengono ad appesantire la situazione. È chiaro, però, che la chiusura dei posti letto nei reparti è un’ulteriore complicazione. La maggior parte delle chiusure è prevista per luglio e agosto. È chiaro che se il personale nei reparti è limitato durante l’anno, figuratevi come si lavora nel periodo estivo dove l’apertura straordinaria di letti per aiutare il PS costringe a carichi di lavoro pensati a chi deve gestire la corsia». 

Passi avanti ci sono, la buona voltà c’è e si lavora. Ma dire che il problema è risolto è un po’ prematuro.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 20 Giugno 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.