Quella maledetta domenica al campeggio

Delitto al Sette laghi. L’ordinanza del gip Battarino sottolinea il clima di tensione che ha preceduto l'omicidio di Marino Bonetti

A sentire Maurizio Ammendola è stato uno sbaglio. Ma puntare la pistola alla fronte di Marino Bonetti, stando in piedi davanti a lui, con l’arma automatica carica, è stato quantomeno un gesto rischioso. E’ questo, tra le altre cose, che ha convinto il gip Giuseppe Battarino a considerare la morte di Bonetti un omicidio volontario, come chiesto anche dal pm Sabrina Ditaranto. L’ordinanza tuttavia racconta anche come si sia arrivati a quella notte di follia grazie alle testimonianze di varie persone presenti domenica al camping.
Non c’è nessuna relazione diretta tra lo sparo e la paura di essere cacciati dalla struttura, ma l’indagine ha considerato che Ammendola ha contribuito quel giorno alla creazione di un clima collettivo molto teso e che potrebbe aver influito nell’epilogo finale. Il magistrato dopo l’interrogatorio ha sottolineato come l’uomo in qualche modo fosse quel giorno «aizzato da violenza livorosa». Sempre nell’ordinanza si sottolinea come domenica vi sia stato al campeggio quello che il gip ha definito una sorta di «consiglio di guerra» e che durante la discussione siano avvenuti anche episodi particolari, come l’arrivo di un uomo che avrebbe sparato in aria con un mitra da soft air, ovvero un’arma giocattolo. Inoltre, vi è stato un abbondante uso di bevande alcoliche, già dall’ora di pranzo. L’arrestato ha parlato di un’azione dimostrativa non meglio precisata che si doveva compiere con delle taniche di benzina, mentre nell’ordinanza il gip sottolinea come cinque persone si fossero offerte per le eventuali azioni. Il tutto per catturare l’attenzione. Quanto è poi accaduto la sera nel bungalow, è stato ricostruito con la testimonianza dell’indagato (che però si è anche contraddetto). Ammendola aveva paventato l’uso della pistola ed è per questo che la sua compagna Ramona era uscita dal bungalow, arrabbiata e delusa da quella agitazione. L’irreparabile sarebbe accaduto da lì a poco.

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Pubblicato il 27 Giugno 2013
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